Milano, l’ispettore di polizia di Salerno ha salvato la vita a chi lo ha accoltellato

Il 37enne marocchino stava per essere travolto da un treno, Di Marino lo ha tirato mentre sopraggiungeva un treno, lui gli afferrato tre fendenti all’addome. Le condizioni del ferito

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Le condizioni di Christian Di Martino, vice ispettore originario di Salerno, è ricoverato all’ospedale Niguarda ancora in gravi condizioni, dopo gli interventi chirurgici all’addome e le trasfusioni di sangue per le coltellate sferrate da Hasan Hamis, il 37enne marocchino che ha aggredito persone e ha lanciato pietre contro i treni a Lambrate, stazione di Milano.

Le suture hanno tenuto e non ci sono al momento emorragie. I medici in nottata lo hanno svegliato ed ha scambiato alcune parole con i sanitari ed ha mosso tutti e quattro gli arti. Questa mattina, lo sveglieranno meglio. Vicino a lui la compagna e i genitori giunti da Salerno.
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Christian, nato ad Ischia dove nel 1991 faceva servizio il padre, ispettore in pensione, ha vissuta a Salerno e la famiglia vive a Giovi. Arruolato, primi due anni in servizio da agente, Christian li ha prestati a Bagnoli, poi il trasferimento a Milano da sei anni, prima ai commissariati Sesto San Giovanni e Monforte-Vittoria e poi alle volanti. Christian Di Martino era stato promosso a viceispettore a dicembre, dopo l’ultimo recente concorso.
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LA RICOSTRUZIONE

Intorno alle 23,20 di mercoledì sera, nella stazione di Lambrate, quartiere di Milano, un uomo in evidente stato di alterazione e lancia pietre contro i treni di passaggio e in strada. Colpisce anche una donna alla testa che dà l’allarme al 112. Sul posto arrivano gli agenti della polfer ma chiedono rinforzi alla centrale che manda la Volante “Zara” 4° turno con a bordo il viceispettore della polizia di stato Christian Di Martino, 35enne di Salerno, da tempo in servizio nel capoluogo lombardo, ma da poco aveva indossato il grado.

È un poliziotto di esperienza, con anni e anni di pattuglia alle palle e che si è trovato tante volte di fronte a persone alterate. Al binario 12 trova l’esagitato che si allontana e rischia anche di finire sotto un treno che sta passando.

Di Martino cerca di fermarlo, spara con il taser due dardi, uno finisce contro la gamba del 37enne e l’altro, purtroppo, sul giubbotto imbottito. L’effetto è quello di non aver fermato la persona in stato di agitazione che dalla manica del giubbino prende un coltello da macellaio, da 20 centimetri e si avventa contro il poliziotto salernitano che si stava avvicinando per bloccarlo.

Hamis sferra tre o quattro fendenti, uno o due superficiali e due profondi che arrivano al rene e all’intestino tenue. I colleghi arrestano l’aggressore, mentre Di Martino è a terra in una pozza di sangue: un’ambulanza lo trasporta a tutta velocità all’ospedale Niguarda.

Qui più d’uno gli interventi chirurgici al quale viene sottoposto il poliziotto nell’arco di nove ore, con oltre 70 sacche di sangue utilizzate per le trasfusioni. I medici stanno facendo di tutto per salvare il 35enne vice ispettore che è in prognosi riservata, dopo aver superato miracolosamente cinque arresti cardiocircolatori. Feriti lievemente anche i due agenti della polizia ferroviaria.
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ARRESTATO L’ACCOLTELLATORE:
Dal 2002 in Italia. diversi i precedenti, fermato a Bologna il 5 maggio scorso mentre minacciava i poliziotti con un rasoio.

L’accoltellatore. È al carcere di San Vittore con l’accusa di tentato omicidio, Hasan Hamis, il 37enne accoltellatore marocchino, già noto alle forze dell’ordine di Campania e Lombardia. Arrivato In Italia nel 2002, ha diversi precedenti di polizia, quasi tutti in Campania, in particolare a Napoli, Caserta ed Avellino. Il 5 maggio scorso era stato denunciato dalla polfer di Bologna perché aveva dato fastidio del treno Italo e aveva minacciato gli agenti con un rasoio. Nel 2004 era stato quattro mesi in carcere per furto, otto anni dopo era stato indagato perché trovato in possesso di un coltello.

Due anni dopo fu fermato dopo una rapina. Dal 9 giugno 2020 al 4 luglio 2023 è stato nel carcere di Ariano Irpino per rapina e lesioni personali. Scarcerato, il 30 gennaio di quest0’anno la polfer di Napoli lo indaga perché trovate in possesso di un coltello. Poi le minacce a Bologna e l’accoltellamento di l’altro ieri sera a Lambrate. Dal 2021, la questura di Avellino lo voleva espellere, ma le autorità del Marocco non hanno dato segno alle richieste italiane.

SALERNO E L’ITALIA TUTTA SOTTO CHOC
Tutta Italia è rimasta sconvolta da quanto accaduto a Lambrate. Numerose polemiche politiche da tutti gli schieramenti, come i messaggi di vicinanza tanto delle autorità quanto come di cittadini comuni. Il capo della polizia, Vittorio Pisani, è corso al Niguarda per seguire da vicino le evoluzioni delle condizioni di salute del suo ispettore.

Momenti di ansia anche a Salerno, in particolare nelle zone collinari della città, dove risiede la famiglia originaria di Christian Di Martino. Il poliziotto ferito è figlio di un ispettore della polizia in pensione, Aurelio Di Martino, residente a Giovi, per anni al reparto mobile di Napoli. Christian ha voluto ripercorrere le orme del padre facendo tutta la carriera in polizia fin da giovanissimo. Ieri la visita ai familiari da parte del questore di Salerno, Giancarlo Conticchio.

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