Il 41enne era morto la vigilia di Pasqua travolto dal suo trattore
Si terrà domani mattina presto l’autopsia sul corpo di Luigi Lambiase, il 41 enne di Nocera Superiore rimasto vittima, nel giorno della vigilia di Pasqua, di un drammatico incidente mentre era sul trattore. Fissato inizialmente per stamane, l’esame autoptico non si è più tenuto a causa di un serio malore occorso all’ausiliario del medico legale incaricato dalla titolare delle indagini, il sostituto procuratore Claudia Colucci. Al momento non figurano indagati per il decesso dell’uomo, anche se sono ancora in corso le indagini degli ispettori dello Spesal, il servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro della Asl Salerno.
Luigi Lambiase, titolare di una piccola ditta edile a carattere familiare, nella giornata di sabato 30 marzo, vigilia di Pasqua, stava facendo pulizie in un fondo agricolo di via Santa Maria delle Grazie, in zona Starza di Nocera Superiore. Gli ispettori dello Spesal, e prima ancora i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore al comando del tenente colonnello Gianfranco Albanese, hanno accertato che il terreno, sebbene vicino all’abitazione della vittima, non fosse di sua proprietà.
Ora si sta cercando di ricostruire la dinamica di quella che è stata riconosciuta come una tragedia sul lavoro.
L’esame autoptico dovrà chiarire le cause che hanno provocato la tragedia. Luigi Lambiase potrebbe essere stato colpito da un improvviso malore e per questo avrebbe perso il controllo del mezzo. La conformazione pianeggiante del terreno potrebbe far escludere la causa ambientale, anche se, a causare la tragedia, potrebbe essere stato anche un improvviso guasto alla meccanica del trattore, finito sotto sequestro. Nella giornata di domani, finalmente, la salma potrà essere restituita ai familiari, assistiti dall’avvocato Annalisa Califano e potranno celebrarsi i funerali, probabilmente domenica, per l’ultimo saluto ad un giovane padre di famiglia, la cui morte tragica ha gettato nella disperazione la moglie, i suoi tre figli, e tutta la comunità di Nocera Superiore e non solo che ne apprezzava le grandi doti umane e lavorative.