Caos all’Unità operativa Salute Mentale Angri/Scafati: Cisl annuncia stato di agitazione

Dura nota dei sindacati sulla vicenda

E’ confusione totale all’Unità Operativa di Salute Mentale di Angri/Scafati, nonostante la marcata carenza di personale che si riflette sull’organizzazione del lavoro e sulla difficile gestione delle poche risorse umane disponibili in pianta organica in termini di personale, il direttore autorizza periodi di congedo discrezionali ad alcuni dipendenti depauperando così la già ridotta dotazione organica disponibile, dichiarano il Coordinatore Area Centro Nord CISL Fp Salerno e il Coordinatore Area Psichiatrica, rispettivamente – Andrea Pastore e Paolo Fasolino.

Purtroppo duole constatare che siamo all’ennesima follia anche perché, successivamente, il dirigente medico responsabile dell’unità operativa rendendosi conto del grave errore commesso, invece di cercare di potenziare la dotazione organica attraverso una richiesta alla direzione dipartimentale della Salute Mentale, cerca di ricorrere ai ripari emanando una disposizione di attuazione nei confronti del responsabile infermieristico facente funzione al quale si richiedeva di predisporre una turnistica lavorativa con la riduzione dei turni notturni per gli operatori mettendo a grave rischio l’incolumità dei pazienti, – incalzano così Andrea Pastore e Paolo Fasolino. Allo stato la situazione non risulta più sostenibile tanto da costringere il responsabile infermieristico a ratificare le dimissioni. In aggiunta, a conferma della mancata capacità di gestione da parte del dirigente non solo per quanto concerne l’organizzazione del personale ma anche dal punto di vista di gestione della struttura, è la documentata presenza di una colonia di topi che da giorni stanno invadendo la sede di Piazza Annunziata, senza nessuna richiesta di attivazione dei protocolli previsti per la derattizzazione. Siamo pienamente consapevoli che tutti questi eventi stanno determinando un mancato soddisfacimento dei Livelli Minimi Essenziali di Assistenza e pertanto abbiamo chiesto il confronto sulla materia al fine di trovare percorsi condivisi atti a garantire una soluzione della problematica ravvisando che, in assenza di riscontro, denunceremo per condotta antisindacale il direttore della struttura oltre che attivare gli organi preposti alla verifica dei requisiti minimi di idoneità della struttura, concludono i dirigenti sindacali.

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