I due esponenti Dem e l’imprenditore inzieranno le udienze fra poche settimane
Il 9 aprile inizia il processo allo scandalo più importanti della Campania, quello che vede il 60enne Nicola Oddati, uomo forte del Pd non solo nella regione ma anche a livello nazionale, per l’ex sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, stesso partito, e l’imprenditore puteolano Salvatore Musella.
Nel giorno in cui Oddati in cui è tornato libero è arrivato il giudizio immediato per i tre principali indagati. Sulla base delle indagini della Squadra mobile e del Nucleo di polizia economico finanziario della guardia di finanza di Napoli, una serie di intercettazioni telefoniche, gli interrogatori di due coindgati, le testimonianze di varie persone inizierà il processo fra pochi giorni.
LE IMPUTAZIONI
Oddati, ex rappresentante della Regione Campania nella conferenza Stato Regioni a Roma, il 62enne ex primo cittadino di Pozzuoli e il cinquantenne imprenditore suo concittadino, sono imputati di associazione per delinquere con lo scopo di commettere una serie di atti di turbata libertà degli incanti, di corruzione per atti contrariai doveri d’ufficio, di rivelazioni segreti e traffico di influenze illecite, sfruttando le loro conoscenze politiche e di amministratori, per favorire le imprese di Musella. Oddati e proprio Musella sarebbero promotori e organizzatori dell’associazione, partecipi sarebbero stati Figliolia e alcuni collaboratori dell’imprenditore.
L’APPALTO IN UNO DEI LUOGHI PIÙ AFFASCINANTI
I tre imputati avrebbero turbato la gara per l’affidamento In concessione della valorizzazione dell’antica Rocca – Rione Terra, ambito A al fine di assicurare la aggiudicazione alla società di Musella. Figliolia, all’epoca sindaco di Pozzuoli, sarebbe stato garante dell’attuazione degli accordi collusivi, Musella era amministratore di fatto dell’Ati che dove eseguire l’opera, Oddati – nel 2021 dirigente della Regione Campania di anni 2021 e componente della direzione nazionale del Partito Democratico – sarebbe stato il fiduciario di Musella nella ricerca di relazioni e contatti illeciti utili a favorire l’aggiudicazione di concessione appalti pubblici. Sarebbe stato concordato preventivamente tra Musella e il sindaco di Pozzuoli l’esito favorevole della gara fornendo Figliolia all’imprenditore e al compagno di partito informazioni riservate in ordine ai requisiti di partecipazione alla gara (per questa condotta è scattata anche l’imputazione di rilevazione di segreti d’ufficio). Figliolia su richiesta di Musella e in accordo con altre persone fece differire la pubblicazione del bando di gara per favorire la società dell’imprenditore puteolano, approvando una proroga del termine finale per la presentazione delle offerte di partecipazione. In più, fu nominato una determinata persona quale componente della commissione aggiudicatrice dell’appalto che poi rilevò a Musella le valutazioni della commissione in merito alle offerte presentate.
LA CORRUZIONE
Figliolia e Musella sono imputati anche per corruzione: il sindaco avrebbe messo a disposizione del suo concittadino la propria funzione, coltivando gli interessi privati in danno di quelli pubblici, realizzando sistematici rapporti clientelari con l’imprenditore puteolano che consentivano a questi di essere agevolato nella gara dell’antica Rocca e per un project financing per la progettazione e realizzazione del parcheggio multipiano Cava reggia.
IL “FIDUCIARIO”
Oddati sarebbe stato fiduciario di imprenditore e per accreditarne l’aspettativa e l’interesse all’acquisizione di appalti pubblici: avrebbe ricevuto 4.000 ero più altri versamenti di denaro, pagamenti pernottamenti in hotel a Napoli, abiti sartoriali e lavori di ristrutturazione dell’abitazione di una su amica oltre che l’uso esclusivo di auto. Grazie alle sue conoscenze con un altro indagato, il Dem tarantino Luciano Santoro, quest’ultimo avrebbe ricevuto 10.000 euro per la sua mediazione presso il comune di Taranto per un appalto a favore dell’imprenditore di Pozzuoli. Stessa condotta e soldi per una gara in Calabria (indagato Romeo Sebastiano esponente del Pd reggino).