Brutta partita dei Granata, a testa bassa negli spogliatoi

Vittoria doveva essere e vittoria non è stata. La convinzione e la sensazione che tutto potesse cambiare in merito alle ultime uscite, ieri è svanita del tutto. Al netto delle assenze, la Salernitana vista contro il Genova per altro rimaneggiato ha evidenziato lacune altamente preoccupanti. Difesa disastrosa e soprattutto priva di personalità. Un Lovato che errore a parte, insieme a Gyomber e Pierozzi non sono stati in grado di puntare in avanti ma andavano sempre per vie orizzontali o per lanci lunghi.

Il centrocampo schierato da Inzaghi poi impalpabile. La scelta di inserire Martegani, goal a parte, non si è rivelata felice perché abbassando Maggiore a protezione della difesa e con Basic e appunto Martegani troppo offensivi ha letteralmente scollegato i reparti. E in fine Candreva. Se il campione non brilla la Salernitana è inesistente. Una squadra non squadra che non sa giocare a calcio se non cercando il proprio giocatore principe.

La squadra granata gioca dieci minuti per tempo e il Genova con pazienza e cinismo ne approfitta e porta a casa l’intera posta in palio. Il goal di Martegani dopo appena due minuti sembrava lasciar presagire tutt’altro epilogo ma è finita come troppo spesso è successo in questo campionato.

Troppo facile esaltarsi con le grandi che ti lasciano giocare dovendo fare la partita ma contro squadre compatte e rintanate nea propria metà campo c’è bisogno di coesione e spirito di gruppo che questa squadra non ha. E poi il presidente Iervolino. Ostaggio di un calciatore come Dia che se non venduto non può fare cassa e di conseguenza mercato.

Ma caro presidente, se lei è davvero un imprenditore così facoltoso, perché non ricapitalizza e salva la squadra? Perché non mette fuori rosa questo benedetto calciatore e non lo fa giocare fino a fine contratto dimostrando di avere un pugno di ferro e di tenere alla sua azienda? Forse perché è stanco del giocattolo e vuole andare via? Lo scopriremo in questa settimana. Ultima settimana di mercato che se non fatta con i botti andrebbe a sancire un pensiero comune: Iervolino vuole andar via.

Si, perché non si spiega come un presidente che tiene alla sua società non investe 20/30 milioni di euro in serie A quando chi fa la serie A li spende per un singolo calciatore. La piazza è stanca di persone presuntuose e improvvisate che banchettano con la pazienza e la passione di un tifo senza fine. La dignità viene prima di tutto.

A Salerno si mangia pane e pallone, se lei presidente è abituato solo a mangiare ostriche e non è in grado di capire le esigenze di rivalsa di una città intera e si indigna per le giuste rimostranze di sdegno anche se colorite, forse è meglio che cede lo scettro e va su altri lidi. A Salerno non ci sono regni e non ci sono pecore, ci sono persone che fanno sacrifici per seguire la propria passione e nessuno può bistrattare questa identità.