Cava. Polis SA sulla sicurezza

Nonostante i vari incontri tenutisi presso la Casa Comunale nell’ultima settimana, duole constatare che la situazione dei  furti, nella città di Cava de’ Tirreni, non sembra trovare soluzione. L’accorato appello dei Cavesi, recatisi a colloquio con il Sindaco, non ha prodotto risultati significativi, tant’è che lo stato di psicosi che si è generata nei cittadini sta avendo ripercussione sulle normali attività quotidiane degli abitanti di quella che, una volta, era considerata la piccola Svizzera. Tutti ormai, sembrano aver paura di lasciare le proprie case e di girare liberamente per le strade, i negozi sono vuoti, perchè la gente ha paura di uscire, i bambini non escono più da soli se non accompagnati. La consapevolezza della enorme difficoltà di intervento anche delle forze dell’ ordine, considerati i grossi tagli prodotti dalla Spending Review su servizi già scarsamente finanziati, impone una seria riflessione su quella che è l’attuale condizione di tutto il territorio nazionale.

Siamo preda di ladri, che senza freni, girano indisturbati per le case, rubandone intimità e sacrifici. A nulla, servono le denunce prodotte dalle vittime di questi delinquenti, che sembrano non avere una nazionalità. Tutto ciò viene denunciato anche dal Sindacato Autonomi della Polizia di Stato, che attraverso i suoi esponenti, chiede a gran voce il potenziamento sia di nuove unità che degli stessi mezzi per condurre le proprie indagini. Era stata fatta richiesta al Sindaco di Cava di chiedere al nuovo Questore l’intervento dell’ Esercito, già impiegato in altre città per il progetto “Strade Sicure”; quest’ultimo, non ha potuto soddisfare la richiesta a causa dell’impiego delle forze militari a contrasto di eventuali attacchi terroristici presso obiettivi sensibili.

Cittadini, dunque, sempre più soli e sempre più inermi, anche per la contraddizione del sistema punitivo che, invece di garantire le vittime dei reati, favorisce unicamente i malfattori, primo perchè in casa propria sembra non ci si possa difendere da intrusioni esterne e secondo perchè, grazie al Decreto Svuota Carceri, questi ladri sono consapevoli di restare eventualmente soltanto per qualche ora all’interno dei commissariati o delle caserme. La certezza della pena, ormai solo un dogma contenuto nei codici di procedura penale, sta diventando un lontano ricordo ed appare sempre più chiaro che il rispetto delle Istituzioni sembra essere solo un atteggiamento di facciata. Continuare così e incolpare la crisi economica del degrado morale che sta caratterizzando quest’epoca non è edificante per un paese che si definisce civile.

L’Italia tutta è diventata terra di incertezza, siamo diventati ospiti a casa nostra ed ostaggio della nostra stessa democrazia.

 

Vice Portavoce Polis SA Cava de’Tirreni

Anna Casaburi

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