Per il maresciallo 12 giorni di guarigione. L’indignazione dell’intera città contro i vigliacchi che hanno offeso lo Stato, la loro comunità e la tifoseria angrese
Sono ormai a buon punto le indagini per identificare i tre-quattro supporter grigiorossi che in occasione dell’incontro tra Angri e Matera si sono resi responsabili di una vile aggressione che offende non solo la città e le forze dell’ordine ma la stessa tifoseria angrese. Terminato l’incontro con il pareggio, come al solito sono stati trattenuti i tifosi ospiti nello stadio della città doriana per consentire a quelli locali di allontanarsi dal campo sportivo e fare rientro a casa.
Quando tutto sembrava andare per il meglio, una trentina di tifosi giallorossi, incappucciati e armati con bastoni realizzati con tubi di Pvc si sono diretto verso i supporter materani. A questo punto, il comandante la stazione dei carabinieri di Angri si è avvicinato convincendo la maggior parte degli ultrà angresi di ritornare a casa.
Visto che la maggior parte dei tifosi avevano scelto di rientrare e di non seguire i tre-quattro più esagitati, questi ultimi hanno colpito con i tubi il sottufficiale dell’Arma, attingendolo in più parti. L’arrivo degli altri carabinieri ha messo in fuga i tre-quattro vigliacchi e meschini.
LE INDAGINI
Immediate le indagini dei carabinieri sull’aggressione che è costata lesioni guaribili in 12 giorni al comandante della stazione carabinieri di Angri, fatto grave ancor di più perché contro un militare che stava solo convincendo i tifosi ad andare via.
LA SOLIDARIETÀ
Unanime la solidarietà al maresciallo Andrea Cinque.
Scrive il sindaco: Aggressione al comandante dei Carabinieri di Angri: gli aggressori si facciano avanti autonomamente.
Oggi pomeriggio ho incontrato il Tenente Colonnello di Nocera Inferiore Gianfranco Albanese per un confronto sui fatti accaduti ieri pomeriggio dopo la partita Angri-Matera disputata allo Stadio Novi.
Ebbene, sia chiara a tutti la situazione: ciò che è accaduto è molto più grave di quanto si pensi, in quanto il gruppetto che ha aggredito il Comandante è formato da tre tifosi Angresi, motivo per il quale ci saranno purtroppo conseguenze anche per tutta la tifoseria angrese. Per questo motivo invito gli aggressori a farsi avanti autonomamente innanzitutto per chiedere scusa e recuperare un’immagine negativa che non solo è stata estesa a tutta la città, ma soprattutto a tutti i cittadini tifosi.
Li invito a farsi avanti anche perché la pena per questo reato è l’arresto, ripeto l’arresto, anche differito, e la detenzione a conclusione delle indagini in corso. Il Comandante dei Carabinieri rappresenta lo Stato ed è qui a tutela della comunità, motivo per il quale il gesto resta gravissimo e inqualificabile. Siate uomini quando occorre esserlo, ammettete lo sbaglio e prendetevi le vostre responsabilità!
Angri si dissocia da questi delinquenti, e sono certo che a dissociarsi saranno anche tutti i veri tifosi angresi, quelli che amano il calcio e la città seguendo ancora certi valori.