Prima di spacciare i Nigeriani si sottoponevano a riti vudù
A distanza di poco più di due anni si riscopre la linea di rifornimento di cocaina ed eroina tra Castel San Giorgio e Mercato San Severino e Castel Volturno, E ancora una volta protagonisti le piazze di spaccio del litorale domitio e i gruppi nigeriani che si sottoponevano a riti vudù per propiziare buoni affari con un santone fatto venire dalla Nigeria.
Ieri mattina, 13 arresti, 12 dei quali in carcere e uno ai domiciliari, messi a segno dai carabinieri della stazione di Grazianise e dalla procura di Santa Maria Capua Vetere. Ad essere arrestati cinque Nigeriani, un Ghanese, un Tunisino, un Venezuelano e cinque Italiani, di cui quattro tra Castel San Giorgio e Mercato San Severino.
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GLI ARRESTATI DELL’AGRO NOCERINO E DELLA VALLE DELL’IRNO
A finire in manette sono stati il 38enne Antonio Pellegrino di Mercato San Severino, il 32enne Guerino Amabile e i 26enni Franco Pisapia e Arsia Masullo, questi ultimi tutti di Castel San Giorgio. I tre uomini sono finiti in carcere, la donna ai domiciliari.
Per il sanseverinese Pellegrino una ventina di episodi contestati, tra febbraio e il marzo del 2021, per essere andato a Castel Volturno ad acquistare da un spacciatore nigeriano quantità di droga, in particolare cocaina ed eroina per poi rivenderlo a terzi. Allo stesso spacciatore nigeriano si sarebbe rivolto Franco Pisapia, con reati commessi fino al dicembre del 2021 Pisapia insieme alla Masullo sono accusati di aver trasportato sostanze stupefacente in tre occasioni ed ancora solo Pisapia e accusato di detenzione di stupefacenti eroina e cocaina acquistata ancora dallo stesso spacciatore nigeriano, come lo stesso Amabile Guerino.
LE INDAGINI
Il sospetto che la droga venisse venduta, almeno da alcuni degli indagati, a Castel San Giorgio e a Mercato San Severino.
LA PRECEDENTE OPERAZIONE
Già nell’ottobre del 2021 fu messa a segno un’altra operazione antidroga nella zona di Palazzo Grimaldi, famosissima piazza di spaccio sul litorale domitio, con il coinvolgimento di altri indagati di Castel San Giorgio, Mercato San Severino e Siano. Un rapporto continuo tra le due zone, quella di Castel Volturno e della zona cerniera tra l’Agro nocerino e la Valle dell’Irno.