La beffa al 91 non cancella quanto di buono è stato fatto
Salernitana Juve è già storia ormai. Ma non per gli organi preposti sollecitati dalla dirigenza Granata a fare luce sulle ingiustizie cadute come una Spada di Damocle su quella che è stata la migliore squadra in campo: la Salernitana. Perché senza quell’espulsione troppo veloce e viziata da un fallo non fischiato qualche attimo prima a favore dei Granata, la Juventus probabilmente non avrebbe mai vinto e forse nemmeno pareggiato.
Primo tempo sontuoso condito dal gran goal di Giulio maggiore che porta la squadra di casa in vantaggio al termine della prima frazione di gioco. Nella ripresa l’ espulsione dello stesso Maggiore cambia tutta la partita. Arriva il pareggio di Ylling complice la marcatura persa da Bronn. Al 91 minuto la beffa. Ikwemesi perde palla in ripartenza, la intercetta Danilo che fa partire un cross preciso sul quale si avventa Vlaovich che di testa fa 1 a 2.
La Salernitana è stata per larghi tratti superiore in tutto. Al netto delle assenze e degli infortuni, mister Inzaghi aveva schierato una formazione compatta e determinata a raggiungere la vittoria ed è solo la sfortuna a vietarne il raggiungimento. Come detto ormai questa partita è storia ma la certezza è che la Salernitana sia definitivamente cresciuta e convinta di poter raggiungere l’obiettivo.
Resta a Sabatini l’arduo compito di puntellare difesa, centrocampo e attacco con almeno 3 innesti di spessore che aiutino il resto della squadra a consacrarsi definitivamente. Le ultime tre partite lasciano ben sperare, gli umori in casa Granata sono abbattuti per l’ accaduto ma carichi di rabbia agonistica e voglia di rivalsa e soprattutto di quella convinzione che era ormai svanita e che ritorna prepotentemente a fare sognare i tifosi.
Fabio Falcone