Inchiesta riguarda due società. Indagate anche le figlie dell’ex ufficiale
La G.D.D., che gestiva quattro supermercati in provincia di Salerno, è fallita nel 2021, ma il suo sarebbe stato un fallimento “particolare”, una bancarotta fraudolenta prefallimentare. Nelle scorse ore, la guardia di finanza ha provveduto al sequestro di 2,6 milioni di euro ai tre indagati, il 74enne Giuseppe D’Auria di Nocera Inferiore, soprannominato il “colonnello dei supermercati”, in quanto ex ufficiale dell’esercito, amministratore della G.D.D. e della 4D srl, e alle sue due figlie, la 49enne Giuseppina D’Auria e la 33enne Eleonora Luisa D’Auria.
LE INDAGINI
La procura di Nocera Inferiore, diretta dal procuratore capo Antonio Centore, la compagnia della guardia di finanza nocerina, al comando del capitano Luigi junnior Sepe, e dalla sezione di polizia giudiziaria delle fiamme, diretta dal luogotenente Pietro Citro, ha acceso i riflettori sulle due società, la G.D.D. e della 4D srl.
La “G.D.D. s.r.l.”, fondata nel 2011, è stata dichiarata fallita nel 2021. La società avrebbe impiegato, tra il 2016 e il 2019, oltre 2,6 milioni di euro per realizzare opere edili ed impiantistiche nel complesso immobiliare “Korè Village” di Nocera Superiore, di proprietà della “4D s.r.l. “, sempre riconducibili agli indagati. L’investimento, che porterà al sovraindebitamento la G.D.D., era stato realizzato in cambio della gestione del ramo di azienda della 4D relativo alla ristorazione e avere in fitto a prezzo inferiore a quelli di mercato parte dei locali della struttura di Nocera Superiore.
Il 15 gennaio del 2019, il Gip di Nocera Inferiore emise un’ordinanza cautelare personale e reale nei confronti di Giuseppe D’ Auria. La G.D.D. andò in difficoltà e comunicò alla 4D di voler recedere dal contratto di fitto dei locali di cui all’accordo, non potendo più sostenere i costi per l’avvio della ristorazione al Korè Village, e chiese il rimborso di circa 2,5 milioni di euro per i lavori effettuati. La 4D propose in cambio del debito il trasferimento di alcuni locali alla G.D.D., ma il Tribunale di Nocera Inferiore non approvò l’operazione.
Arrivati a questo punto, il curatore fallimentare della G.D.D chiese alla 4D la restituzione dei 2,4 milioni di euro per i lavori ma il 15 aprile dello scorso anno, la 4D contestò l’esistenza proprio del credito.
La procura ha chiarito che il sequestro si è reso necessario per l’impossibilità di acquisire all’attivo fallimentare la somma sostenuta per la ristrutturazione del complesso immobiliare della 4D, essendo inscindibilmente incorporata nel fabbricato di Nocera Superiore che un tempo uno dei ristoranti più frequentati della provincia di Salerno. In sede di inventario, infatti, la curatela della G.D.D. ha potuto acquisire al fallimento solo gli arredi e le attrezzature, dislocati nell’area wellness fitness e nell’area hotel della struttura.
La difesa. A lavoro l’avvocato Carlo De Martino per Giuseppe D’Auria, gli avvocati Monica Abagnara e Antonio Langella per Giuseppina D’Auria, e gli avvocati Massimiliano Forte e Annalisa Califano per Eleonora Luisa D’Auria: uno dei punti da chiarire del sequestro potrebbe essere quello della non attualità della misura cautelare.