San Marzano, la Zuottolo “sogna” ancora la fascia

Tra vanterie e opere che nessuno ha mai saputo, dopo un mese ancora non c’è dalla sfiducia alla sindaca le coalizioni sono ancora ferme al palo. Intanto c’è chi prova a parlare di temi per il paese

Ad un mese esatto dalle dimissioni dei nove consiglieri comunali che hanno decretato la fine dell’Amministrazione di Carmela Zuottolo, l’ex sindaca di San Marzano sul Sarno si affida ancora ai social network per comunicare le attività amministrative compiute dal Commissario prefettizio. Si! È proprio così. L’ex prima cittadina pubblica post con le stesse grafiche utilizzate per le passate comunicazioni politico-istituzionali compreso di stemma del Comune di San Marzano sul Sarno e su una pagina Facebook dal nome “Carmela Zuottolo Sindaco”. A quale titolo? Non è dato saperlo.

Ma è in buona compagnia. Qualche giorno fa anche l’ex vice-sindaco Marco Iaquinandi, già reduce dall’esclusione della lista della segreteria provinciale di FdI, si è affrettato ad intestarsi, tramite lo stesso “organo di comunicazione”, le delibere adottate dalla viceprefetto Stella Fracassi, relativamente al Parco urbano. «Questo avevamo programmato in pochissimi giorni da quando il Sindaco ridistribuì le deleghe – fa sapere Iaquinandi nel suo annuncio – e averne l’approvazione da parte del Commissario prefettizio è il più grande riconoscimento che potessimo ricevere». E continua: «Tutto il programma di riqualificazione dovrebbe essere completato con un massiccio piano di manutenzione del verde, gara che era già in corso prima della “sfiducia”». Sappiate che tutto ciò che vedrete a San Marzano negli anni futuri è, quindi, sempre e solo frutto di Iaquinandi e Zuottolo.

D’altro canto, però, non si spiega perché Zuottolo durante le dirette social ha seminato panico tra i cittadini facendo capire che senza la sua guida amministrativa il Comune sarebbe andato pancia all’aria. Milioni di euro di finanziamento sarebbero andati persi, la famosa antenna per il collegamento lunare non più installata («buttata via dopo 3 anni di sacrificio e lavoro, fermato tutto» ha detto l’ex sindaco), per le scuole «8,5 milioni di euro per l’edilizia scolastica buttati via».

E ancora «un milione per l’isola ecologica, 250mila euro per il refettorio della mensa scolastica». La sicurezza del piccolo comune dell’Agro messa a repentaglio con la chiusura della stazione dei carabinieri «buttata a mare». Per il parco urbano, inoltre, «perderemo 164mila euro per fine anno e 300mila euro di residuo di mutuo da spendere entro il 30 dicembre saranno persi», come ha annunciato solennemente la sindaca appena sfiduciata dai canali di Mark Zuckermberg. Per non dimenticare «800mila euro per la chiesa di Santa Maria delle Grazie non ci saranno più». Molti marzanesi nemmeno sapevano di avere tutti questi problemi e tutte queste opere. Ecco, è da notare come è labile il confine tra l’informazione e la manipolazione con notizie false per dividere l’opinione pubblica.
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LO SCENARIO POLITICO DOPO 30 GIORNI
La fuga in avanti dell’Associazione Almamente costringe i più a confrontarsi su temi, proposte e soluzioni. L’invito di Margherita Oliva non ancora raccolto dagli attori in campo, fa si che si sviluppino diversi filoni: da una parte il gruppo in questi giorni concentrato sull’organizzazione del Natale per dimostrare la capacità aggregativa, di magia, di rigenerazione, visto che non ci sarà il programma competitivo del Commissario prefettizio.

Dall’altra parte, un gruppo di ex amministratori che si confronta a bassa voce, cercando un equilibrio prima di fare il primo passo, diciamo che stanno provando a gattonare e ogni tanto qualcuno prova ad arrampicarsi sugli arredi più bassi. Sullo sfondo i soliti noti pronti a sputare fango su chiunque, sul nuovo, sul vecchio, sul passato… che non vede futuro.

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