Dopo il no al progetto da parte della Regione Campania
Non è passato il piano Ers (edilizia residenziale sociale) a Castel San Giorgio per decisione della Regione Campania ed è bagarre politica.
Scrive FdI, forza politica di opposizione: «Il sindaco di Castel San Giorgio registra un’ulteriore e sonora sconfitta: la regione Campania respinge le politiche urbanistiche della sindaca Lanzara. Dopo la bocciatura del Puc da parte del Consiglio di Stato, arriva anche il diniego da parte della Regione Campania per l’ERS fortemente sostenuta e voluta dal sindaco. Ha avuto ragione il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia a non sostenere questa barbara cementificazione, interessando gli organi preposti affinché valutassero con serietà ed attenzione lo scempio che poteva verificarsi sul territorio.
Tra i motivi principali del diniego vi sono:
• la mancata consegna del progetto;
• la mancata presentazione degli allegati obbligatori;
• la mancata presentazione del certificato di conformità urbanistica;
• la mancata presentazione del piano finanziario con il costo complessivo;
• la mancata presentazione della scheda generata dal portale Anac;
Inoltre, la giunta interpreta volontariamente in modo erroneo l’intervento proposto, il quale prevedeva nuove edificazioni e non il recupero edilizio di edifici abbandonati, di immobili degradati, dismessi, in disuso, sfitti o abbandonati, con conseguenziale cementificazione del territorio e non recupero edilizio. La regione concorda con il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia soprattutto nel sostenere che l’intervento avrebbe comportato l’adozione di una variante urbanistica al nuovo PUC. Ancora una volta grazie a Fratelli D’Italia no si consente la cementificazione del territorio e il paese e salvo».
LA REPLICA
La sindaca Paola Lanzara ha replicato: «Bisogna fare chiarezza. l’artefice di tale soluzione con un intervento che non si comprende in cosa sia consistito non esistendo un ricorso o altro atto ufficiale presso la Regione Campania. Ma a prescindere dalle manie di protagonismo il Comune ha inteso partecipare al bando regionale per recuperare uno sconcio ventennale esistente sul territorio al quale durante i suoi anni di amministrazione chi ora si erge a paladino della vicenda non ha mai ritenuto doversi mettere mano. Ma vi è di più.
Quando il rappresentante di una parte di FdI afferma di aver evitato una cementificazione afferma il falso. Il nuovo Puc approvato dalla mia amministrazione qualche anno fa si è ampiamente tenuto sotto tutti gli standard edificativi esistenti. Quindi non solo non abbiamo cementificato alcunché, ma abbiamo noi rispettato il territorio. Un piccolo comune come il nostro è alla costante ricerca di finanziamenti e sovvenzioni e i bandi regionali, perché di questo si tratta, sono una forma di finanziamenti. Molto spesso vengono approvati altre volte no. Almeno noi ci abbiamo provato. Da questo ad ergersi a falso moralista e ad utilizzare una vicenda tutta amministrativa in chiave politica ce ne passa. Sono state ben altre, nel recente passato, le vicende che hanno rappresentato occasione di arricchimento per alcuni amministratori da sempre chiacchierati».