Sulla vicenda manca ancora una denuncia formalizzata ai carabinieri per la ricostruzione dei fatti, ma sui social imperversa la notizia
Un furto si sarebbe verificato in via Papa Urbano Vi a Nocera Inferiore ma i ladri sarebbero stati costretti a rinunciare e a scappare via, dopo aver lanciato delle pietre contro i proprietari e ferendo uno dei residenti, trasformando così il reato in rapina impropria. Intorno alle 19,20 di ieri sera, quindi in un momento non nella notte profonda, sarebbero entrati in azione due o più ladri, ripresi dalla telecamera di videosorveglianza della casa che è nella traversa di via Durano nella zona di Cicalesi. Sarebbero state lanciate alcune pietre dai malviventi, una delle quali avrebbe ferito un 25enne residente. Sarebbe stata rubata una fede.
Tutto questo con il condizionale, visto che al momento non risultano denunce presentate ai carabinieri, né referti all’ospedale di Nocera Inferiore. Sarebbe il caso per le vittime del furto, al di là delle notizie rese pubbliche su Facebook con voci su auto che avrebbero effettuato il colpo, sarebbe stato più utile denunciare tutto alle forze dell’ordine e non solo alla pattuglia di passaggio e non solo l’attenzione degli internauti e dei residenti della zona.
LA POLEMICA DI D’ACUNZI E CAPALDO CON IL COMUNE PER LA MANCANZA DI ILLUMINAZIONE NELLE STRADE
Comunque sia siano svolti i fatti, si registrano molte polemiche perché la zona di via Durano, come in altre della città, era assente o ridotta l’illuminazione pubblica. Il conigliere comunale di opposizione Pasquale D’Acunzi e l’ex assessore Ilario Capaldo hanno scritto: «Dopo l’ennesimo episodio di furto ai danni di famiglie nelle periferie nocerine, credo che una seria riflessione vada fatta.
Le forze dell’ordine con pochi mezzi e pochi uomini non possono presidiare ogni angolo della città. Poi ci si mette anche l’amministrazione che con provvedimenti abbastanza discutibili sta eliminando, tagliando l’illuminazione pubblica in stradine di periferia e nei cortili storici di Nocera.
Si fa un gran parlare del recupero dei centri storici che vanno da Piedimonte al centro storico di Nocera e che si fa? spegniamo le luci. Le luci pubbliche non possono essere istallate su suolo privato e questo possiamo capirlo.
Ma ci sono strade e cortili dove è stata tolta l’illuminazione pubblica che riguardano una collettività di persone ed emerge fortemente il problema sicurezza e dove è sottile la linea di differenza fra suolo pubblico e territorio di fruibilità e utilità collettiva. L’illuminazione può mai rappresentare un problema di sicurezza? Decisamente sì. E non ci venissero a dire o paragonare un cortile con un condominio o un parco privato.
Per le stradine di periferia come per i cortili, l’illuminazione pubblica è stata installata dal comune con tanto di pali, quindi oggi non si può solo sostenere che si tratta di proprietà privata. Se si vuole essere seri si va fino in fondo e si vanno ad accertare anche le responsabilità, se ve ne sono, di chi ha istallato quelle luci con tanto di pali. Purtroppo, però, sarebbe chiedere troppo coraggio all’amministrazione, molto meglio provvedimenti alla Carlona.
Già perché la cosa è abbastanza complessa, andrebbe analizzata nel suo insieme con conoscenza del territorio ed approfondimenti, facendo distinzione come già detto fra privato, pubblico, interesse collettivo e utilità pubblica. Ma oramai siamo abituati a procedure e provvedimenti alla carlona. Noi siamo per il ripristino della luce pubblica o di interesse collettivo, sia per un problema di sicurezza, sia per la qualità della vita di decine di famiglie nocerine».
IL COMUNICATO DI D’ALESSANDRO
Il consigliere comunale di opposizione, Giovanni D’Alessandro, è intervenuto anche lui sul tema: «Ormai sono numerosi gli episodi a Nocera Inferiore di furti in abitazioni o in locali commerciali. La sicurezza urbana risente inevitabilmente della riduzione dell’illuminazione pubblica in città. Con il caro-energia intere zone, soprattutto in periferia, hanno subìto una sensibile riduzione dell’illuminazione pubblica, o per inefficienze della rete elettrica o per deliberata decisione dell’Amministrazione comunale, che ha anche stabilito di togliere le luci pubbliche all’interno dei cortili storici.
Cortili che sono comunque aperti al pubblico. In questo modo, non solo non si amministra la città in maniera adeguata, giacché non si forniscono servizi essenziali alla cittadinanza, come l’illuminazione delle strade e dei cortili, ma si mette in serio pericolo l’incolumità di tutti i cittadini».