Il consigliere comunale di opposizione, Giovanni D’Alessandro, attacca duramente l’operato dell’attuale amministrazione comunale, e non solo, sull’igiene urbana
“Sono anni – scrive l’ex candidato sindaco – che a Montevescovado e in parte del Vescovado non si rispettano le regole della raccolta differenziata, sia per negligenze di parte dei residenti sia per chi viene da fuori quartiere e lascia rifiuti per strada. Le Amministrazioni ultime, compresa l’attuale, pur essendo noto il problema, non sono riuscite a risolverlo.
Non importa di chi sia la colpa di questa situazione, ma immondizia ratti e insetti non possono invadere parte della Città. – il consigliere di Nocera al Centro prosegue – Basta far funzionare le telecamere già installate e tenerle monitorate per scongiurare abusivi depositi di rifiuti. Naturalmente, con l’indispensabile organizzazione di un servizio di controllo, anche notturno e nei fine settimana, della Polizia municipale. Quante multe sono state fatte finora? La Multiservizi, poi, deve fare il resto, con una diligente e puntuale pulizia delle strade”.
Infine, nella nota stampa, D’Alessandro pone una questione politica sulla Multiservizi: “A cosa serve adesso proporre, dopo anni, questa “direzione” degli operatori? Fa specie che sia un Consigliere comunale non eletto nella maggioranza che sostiene in Sindaco a sponsorizzare un’operazione politica che porterà a creare una poltrona in più per il partito di maggioranza relativa. Perché già si prefigura il nome di questo “direttore tecnico” da nominare. E da pagare con i danari ricavati dall’aumento della TARI.
Insomma, le spese per i cittadini aumentano e i problemi che sono lì da tempo si vuole far credere adesso che possano risolversi mettendo un funzionario (o ex) di partito a “capo” degli operatori della Multiservizi. Dove non è riuscita la sola maggioranza sinora, forse anche per il mio ammonimento in Consiglio comunale, ora è un pezzo della minoranza che dà una mano? A Nocera bisogna fornire i servizi di cui i cittadini hanno diritto, e che pagano per avere, anziché accontentare partiti o mantenere impegni pre-elettorali di tipo clientelare”.