Fantasia al comando. Kastanos e Candreva la riprendono, Troest-Ekong la chiude

La Salernitana è il suo pubblico, il pubblico è la Salernitana

Quasi 28mila spettatori ieri sera allo stadio Arechi per salutare i propri beniamini e festeggiare la salvezza già acquisita. Salernitana Udinese ha comunque un sapore di rivincita visto che la compagine friulana esattamente un anno fa stava per rispedire i granata in Serie B. La partita sembra un review, almeno per buona parte del primo tempo.

È l’Udinese a fare la partita ed in cinque minuti, tra il 25esimo e il 30esimo minuto, segna due goal, uno con Zeegelaar ed uno con Nestorovsky. 2 a zero e Salernitana apparentemente alle corde.
Sul finale del primo tempo però è Kastanos ad accorciare le distanze inventandosi un tiro a giro che si insacca nel sette per un goal da cineteca. Si va al riposo quindi sul 2 a 1 a favore degli ospiti.

Ad - Web Hosting SiteGround - Creato per semplificare la gestione del sito. Clicca per scoprire di più.La ripresa sotto la curva Sud è tutt’altra musica. La Salernitana pressa alta ed inizia a creare pericoli alla porta friulana. Ci pensa Candreva su punizione a siglare il 2 a 2. Ma quando la partita sembrava incanalarsi verso il triplice fischio, si è materializzato un finale inaspettato soprattutto negli interpreti. L’esterno basso granata Sambia s’inventa un assist al bacio sul quale il difensore Troest-Ekong si avventa da attaccante puro bucando la difesa e l’incolpevole Silvestri ed è 3 a 2. Al di là dei meriti di questa squadra, questo risultato è il giusto premio per l’impegno, l’abnegazione, la passione indomita e i sacrifici fatti da questa splendida tifoseria.

In un sabato pomeriggio di sole c’erano 28mila spettatori ad incitare la propria squadra con salvezza già acquisita e quindi una partita di pura formalità. Questo pubblico ha stravinto il proprio campionato ed è il vero fiore all’occhiello della Salernitana. Il tecnico Sousa ed i suoi ragazzi hanno testimoniato ancora una volta lo splendido lavoro svolto dalla dirigenza tutta e si confermano punti fermi da ci ripartire nel prossimo futuro. Un plauso doveroso anche al giovane Iervolino, nipote del patron granata, entrato ieri sul finale di partita.

Questo giovane esterno alto ha dimostrato che non siede in panchina per il suo cognome ma ha tecnica e personalità. Gli basta un minuto per causare l’espulsione del già ammonito Zeegelaar ed è sempre nel vivo delle azioni offensive granata. Un ragazzo da fare crescere ed integrare assolutamente. Bravi tutti quindi, adesso ultima a Cremona e poi meritate vacanze, ma i tifosi sono già impazienti per la prossima stagione. In città si parla già di calciomercato, di prossimi avversari e probabili obiettivi, segno che questa città non dorme mai e mangia pane e pallone:ne vedremo delle belle.

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