Campania “nemica” delle mamme per servizi e possibilità per le madri

L’Italia in piena emergenza natalità, il Mezzogiorno in grandissime difficoltà, la regione agli ultimi posti

Crollo delle nascite in Italia: 34,5% bambini dal 2008 al 2021 e nel 2022, con 392.598, a nascere sono stati -1,9% rispetto all’anno precedente.

Una denatalità impressionante che è forte anche in Campania, la quarta più grande d’Italia, è al ventesimo nell’ “Indice della madri”, calcolato rispetto a sette dimensioni: demografia, lavoro, servizi, salute, rappresentanza, violenza, soddisfazione soggettiva, per un totale di 14 indicatori da diverse fonti del sistema statistico nazionale. Il valore del Mother’s Index, se pari a 100 rappresenta un valore favorevole, oltre vantaggioso, inferiore meno vantaggiose.

Per l’ottavo anno consecutivo, Save the Children ha diffuso il rapporto “Le Equilibriste – La maternità in Italia 2023”. La persistenza del divario di genere nel lavoro e nella cura familiare, il vissuto difficile delle mamme tra parto e conciliazione dei carichi emerso in una nuova indagine Ipsos, e il divario tra le regioni più o meno amiche delle mamme, con quelle del Sud in fondo alla classifica elaborata in esclusiva dall’Istat, tra i contenuti principali del rapporto 2023.

Cominciano a fare meno figli anche gli stranieri.
Le donne partoriscono sempre più tardi, media 32 anni) circa il 9% con più di 40 anni), una delle più alte in Europa. Il 12,1% delle famiglie con minori in Italia (762mila famiglie) sono in condizione di povertà assoluta, e una coppia con figli su quattro è a rischio povertà.

CAMPANIA, REGIONE “NEMICA” DELLE MAMME
In Campania. Il valore del Mother’s Index campano è 87,7, posizionandosi al 20° e penultimo posto dell’Indice generale nella classifica delle regioni più o meno “amiche delle mamme”: peggio solo da Basilicata (84,3). La Provincia Autonoma di Bolzano raggiunge quota 118,8 (prima in Italia), seconda l’Emilia-Romagna (112,1), poi Valle d’Aosta (110,3), Toscana (108,7), Provincia autonoma di Trento (105,9), Umbria (104,4) e Friuli-Venezia Giulia (104,2).

Numeri pesati per la Campania anche in altro settori. Le madri della Campania hanno difficoltà tali da rilegarle al 18esimo posto con un indice 83,2 per lavoro e al 16esimo posto (88,1) per la partecipazione alla vita politica come elette. Anche per la Salute va male per la nostra regione: indice 91,4, penultima in Italia per mortalità infantile nel primo anno di vita e consultori attivi per abitante.

Nel campo dei servizi alle mamme, la Campania crolla ad un indice 78,3, penultima in Italia. Anche in termini di soddisfazione soggettiva, le mamme campane ritengono di essere meno soddisfatte di molte altre regioni italiane, classificandosi a quota 85, terzultima posizione. Al 19esimo posto, il territorio campano si classifica per la violenza di genere (quota 84,8), per centri antiviolenza e case rifugio.

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