Ricostruiti i due momenti dei tafferugli e liberati alcuni arrestati
Incidenti del prepartita tra le tifoserie di Paganese e Casertana, il Riesame divide in due momenti gli scontri del 22 gennaio scorso ed alcuni indagati sono stati liberati dagli arresti domiciliari. Per il tribunale del Riesame la sassaiola di via Sorvello a Pagani e l’assalto dei tifosi azzurrostellati al pullman dei supporter casertani sono due momenti non collegati tra loro.
Alla sassaiola avrebbero eventualmente partecipato solo i fratelli Gaetano, Vincenzo e Giovanni Sessa, che avrebbero solo lanciato le pietre contro i tifosi casertani. Già il Gip aveva liberato Giovanni Sessa, assistito dall’avvocato Bonaventura Carrara, il fratello Gaetano, difeso dallo stesso legale, è stato invece liberato dal tribunale del Riesame e Vincenzo Sessa, di cui è avvocato Antonio De Donato, è stato sottoposto al solo obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, liberandolo dagli arresti domiciliari.
Per tutti questi indagati è rimasta solo l’ipotesi del lancio di pietre e sono cadute quelle di rissa e devastazione ed altre condotte ipotizzate per non aver partecipato ai disordini alla rotatoria tra via Sorvello e via San Domenico di Pagani e via Ugo Foscolo di Sant’Egidio del Monte Albino, dove fu anche incendiato il pullman dei tifosi casertani, con danneggiamento di uno stabile che è proprio sull’incrocio. Di questa tranche fa parte anche Carmine Trapani, di Sant’Egidio del Monte Albino, difeso dall’avvocato Raffaele Giorgio, liberato già dal gip.
Lunedì scorso era stata annullata l’ordinanza cautelare per il 44enne Sabino Russo, individuato dal gip come colui che armato di asta avrebbe citato all’assalto del pullman dei tifosi ospiti partecipando attivamente alle condotte delittuose.
La difesa del supporter della Paganese, assisto dagli avvocati Carlo De Martino, Antonio Langella, Francesco Cucco e Monica Abagnara, aveva sostenuto che la persona ritratta nelle immagini dei vari video non era Sabino Russo, come già detto in sede di interrogatorio di garanzia.
Davanti al Riesame, i legali di Sabino Russo hanno prodotto le dichiarazioni di più persone, alcuni anche tra gli altri indagati, a sostegno della tesi che il loro assistito non fosse la persona ritratta nei video registrati dalle forze dell’ordine. Gli avvocati hanno anche portato in aula una gigantografia della curva della Paganese del 22 gennaio, dove si nota che moltissimi tifosi erano vestiti nello stesso modo del loro assistito e quindi non era possibile identificalo sulla base dell’abbigliamento comune tra chi ha partecipato agli scontri con chi si trovava sugli spalti del “Marcello Torre”.
Respinto il ricorso presentato dal 35enne paganese Frangiosè Piccolo, assistito dall’avvocato Guglielmo Guarracino, mentre ritirati i ricorsi per il 31enne Gennaro Russo e il 34enne Rosario Russo di Pagani, difesi dallo stesso legale.
Respinti anche il ricorso del 39enne paganese Salvatore Clemente Paolillo, assistito dall’avvocato Bonaventura Carrara, e quelli di Francesco Veneziano e Attilio Campitiello, entrambi di Pagani.
Altri indagati hanno beneficiato di un’autorizzazione ad andare a lavoro o perché liberati dal Gip e quindi hanno rinunciato o non presentato il ricorso al tribunale del Riesame.