Cittadini in piazza per far sentire la propria voce e ribadire il no alla costruzione dell’impianti per la cremazione
Sembrava un’opera archiviata, ma il forno crematorio a Sant’Egidio del Monte Albino potrebbe tornare in campo. Il comitato di cittadino che si batte contro la sua realizzazione, ricorda che nonostante ci sia una delibera di giunta, un emendamento approvato durante l’ultimo consiglio comunale, dichiarazioni pubbliche e post ufficiali sulla non realizzazione del tempio crematorio, un dirigente pubblico avrebbe firmato un provvedimento per la ripresa dei lavori.
Nicola Nocera scrive: «Come mai dopo anni di silenzio, il nostro carissimo amico consigliere regionale – Nunzio Carpentieri ndr – pubblica un post e parla che sta lavorando per trovare una soluzione alla non realizzazione, ma in realtà ad oggi l’unico dato evidente è che il funzionario da lui scelto in regione e che opera anche sul nostro comune è lo stesso che ha firmato un provvedimento per l’inizio dei lavori?».
Ed un’altra attivista, Alessandra Petrosino, ha scritto: «La costruzione di questo forno crematorio al centro dell’Agro Nocerino/Sarnese è la “ciliegina sulla torta” in un territorio già fortemente compromesso da altri fattori inquinanti noti a tutti».
Le sorti del forno crematorio hanno creato una forte frattura a Sant’Egidio del Monte Albino, con tantissimi schierato contro la realizzazione dell’opera. Il consigliere regionale Carpentieri con un comunicato di cinque giorni fa aveva sottolineato che la sua posizione «è ormai nota: credo che non esistano più le condizioni perché il forno si realizzi. È una posizione netta e chiara, che non ho problemi a ribadire.
In questa direzione – cioè nella direzione di non realizzare l’impianto – ho lavorato e continuerò a lavorare, provando a trovare una soluzione in grado di garantire tutti, sempre accanto al Sindaco e all’Amministrazione, cui, come sempre, va il mio totale e incondizionato sostegno». E ha aggiunto: «Sono certo che questa soluzione arriverà, con un atto definitivo rispetto al quale ciascuno sarà evidentemente libero di fare le sue scelte.
Il progetto del forno crematorio è stato partorito quando io ero Sindaco e dunque ne sento anche io la responsabilità. Del resto, è vero che non siedo personalmente in Consiglio comunale, ma è come se lo fosse. Il mio auspicio però è che il clima torni a rasserenarsi, gli animi si plachino e cessino polemiche e strumentalizzazioni politiche, che di certo non aiutano nessuno. Il nostro impegno è evidente, il nostro obiettivo anche».