Escono dall’inchiesta che ha fatto tremare la politica salernitana il Governatore De Luca, Il sindaco Napoli, il consigliere regionale Franco Picarone ed altre 30 indagati
Sistema Salerno, si a rapporti clientelari e preferenziali che, però, non si sono tradotti in complicità, quindi in reati. È quanto il gip Gerardina Romaniello scrive nell’accettare la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura di Salerno per la parte politica e amministrativa dell’inchiesta che subito dopo le elezioni del 2021 portò ad un terremoto politico giudiziario al Comune di Salerno per i rapporti tra cooperative e politica.
Il Gip parla di una «connivenza consapevole che non si traduce in complicità», di un «humus di rapporti clientelari e preferenziali». Un quadro complessivamente «allarmante», che evidenzia «la permeabilità della pubblica amministrazione rispetto alle esigenze illegali».
LE POSIZIONI ARCHIVIATE
Nonostante queste premesse di reati non ne sarebbero stati trovati e così sono state archiviate le posizioni del Governatore Vincenzo De Luca, del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, il consigliere regionale Franco Picarone, del consigliere comunale di Salerno Fabio Polverino, degli ex assessori Dario Loffredo, Angelo Caramanno e Luigi Carmelo Della Greca, dei funzionari del Comune di Salerno Felice Marotta, Elvira Cantarella, Aniello Di Mauro, Alberto Di Lorenzo.
Archiviata la posizione anche dell’ex funzionario di polizia, Domenico Credendino, di Antonio Ferraro (ex amministratore unico di Salente Pulita), di Gerardo Zoccola, dipendente di Salerno Pulita e fratello di ’Fiorenzo detto Vittorio (l’unico ad essere finito prima in carcere e poi ai domiciliari per essere considerato il ras della Cooperative sociali), gli agenti della municipale all’epoca dei fatti distaccati in Regione, Giuseppe Polverino e Claudio Postiglione, gli imprenditori Angelo Romano, Ciro Mandola, Marcello Senatore, l’ex consigliere comunale di Cava, Gerardo Baldi. Archiviate anche le posizioni di Umberto Coscia e Mario Gaeta, dipendenti della cooperativa “San Matteo” indagati per i famosi audio con le pressioni sul voto alle scorse elezioni comunali.
LE PARZIALI ARCHIVIAZIONI
Per alcune ipotesi di reato disposta l’archiviazione anche per Fiorenzo Zoccola ed altri referenti delle coop. sociali (alcuni già raggiunti dall’altra chiusura indagine) come Maria Grazia Mosca, Davide Francese, Dario Renato Citro, Vincenzo Landi, Davide Minelli. Patrizio Stompanato, Lucia Giorgio, Mauro Meo, Enrico Cusati e Alfredo Ripoli
L’ALTRO PROCEDIMENTO
Chiuse le indagini, invece, per un altro filone dell’inchiesta, quella dell’affidamento alle cooperative sociali dei vari lavori di manutenzione del verde, per questo all’attenzione del gip Romaniello, invece, disposta l’archiviazione per Fiorenzo “Vittorio” Zoccola, l’ex dirigente del Comune di Salerno, Luca Caselli, e i presi denti delle cooperative.
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