Qatargate, arrestato l’eurodeputato (Pd) Andrea Cozzolino

Il noto politico napoletano, votatissimo anche in provincia di Salerno, andrà in carcere. In Belgio fermato Marc Tarabella, il collega italobelga. La vicenda. Le ripercussioni su Napoli

L’europarlamento ha tolto l’immunità parlamentare e otto giorni dopo Andrea Cozzolino e Marc Tarabella fermati per lo scandalo Qatargate. All’alba la polizia federale belga ha fermato prima Tarabella in Belgio ma non hanno trovata nella sua casa di Bruxelles l’eurodeputato di Napoli.

In moto si è messa la Guardia di Finanza di Napoli che non hanno trovato Cozzolino neanche nella sua abitazione napoletana. L’esponente del Pd era ricoverato in una clinica napoletana: appena è stato dimesso, gli è stato notificato il provvedimento. I due sono sospettati di essere coinvolti nello scandalo partito dal Marocco e dal Quatar e che ha travolto il gruppo di sinistra all’Europarlamento.

Importante la collaborazione del deus ex-machina dell’operazione di corruzione, il collaboratore Pier Antonio Panzeri, ex eurodeputato. Cozzolino, per lungo tempo presidente della delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb e le commissioni parlamentari miste Ue-Marocco dell’Eurocamera sarà portato in carcere. Cozzolino è difeso dall’ex parlamentare e avvocato salernitano Federico Conte.

Entrambi avrebbero contribuito alla trama di corruzione facendosi versare bonifici a rate tra i 120mila e i 140mila euro per il belga; e aver agito per orientare le politiche Ue a favore di Doha e Rabat in modo indiretto per l’italiano. Alla polizia belga Tarabella ha detto: «Vi aspettavo da due mesi, finalmente sarò ascoltato». Cozzolino è accusato di partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio.

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Qatargate, chiesta la revoca dell’immunità all’europarlamentare Andrea Cozzolino

SUPER VOTATO IN CAMPANIA
Cozzolino, notissimo esponente del Pd in Campania, ex assessore alle attività produttive delle giunte Bassolino nei primi anni duemila, soprattutto all’ultima elezione europea era stato fortemente appoggiato anche in provincia di Salerno.

LE ACCUSE
Ad accusare i due eurodeputati era stato Francesco Giorgi, assistente parlamentare dell’eurodeputato Andrea Cozzolino e compagno della ex vicepresidente del Parlamento Ue, Eva Kaili, il 13 dicembre 2022 quando aveva fatto i nomi dei due eurodeputati alla Procura federale belga che aveva allegato il suo interrogatorio alla richiesta di revoca dell’immunità parlamentare dei due rappresentanti socialisti.

“I deputati corrotti sono Tarabella e indirettamente Cozzolino”. Giorgi non parlava espressamente di denaro e, riguardo Cozzolino, colpisce il termine utilizzato: “Indirettamente”. Anche se spiegava che il parlamentare campano aveva raccolto il testimone, per le vicende che riguardavano il Marocco e più in generale il Maghreb, direttamente dall’ex parlamentare europeo Pier Antonio Panzeri. Quest’ultimo, in carcere come Giorgi e Kaili dal 9 dicembre scorso con l’accusa di corruzione.

Su Tarabella le accuse sono molto più circostanziate. E per accuse s’intendono le dichiarazioni di Panzeri verbalizzate dalla procura belga il 10 dicembre scorso. Nell’attività di lobbying a favore del Qatar, spiega Panzeri, Tarabella è “ricompensato più volte per un importo totale di 120mila o 140mila euro consegnati in contanti”. Riguardo Cozzolino, difeso dall’avvocato Federico Conte, Panzeri non parla di alcun versamento di denaro ma invita gli inquirenti a verificare il suo ruolo in quanto responsabile, all’interno del Parlamento, della commissione che si occupa del Maghreb.

IN LIBERTÀ
Torna libera, con solo il divieto di espatrio, Monica Rossana Bellini, la commercialista della famiglia dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri, arrestata nel Milanese il 17 gennaio su mandato d’arresto europeo dei magistrati belgi che indagano sul Qatargate.

Lo ha deciso la Corte d’Appello di Milano accogliendo l’istanza della difesa di revoca degli arresti domiciliari. Intanto, ieri i giudici hanno deciso il rinvio dell’udienza, per decidere sulla consegna o meno al Belgio, al 9 marzo, perché non sono arrivati atti che chiariscano le finalità della consegna stessa.

LA BUFERA SU NAPOLI
Sotto attacco dell’opposizione il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che aveva affidato a Cozzolino un incarico per la cabina di regia della Città metropolitana per l’attuazione e il coordinamento dei fondi europei e del Pnrr. Manfredi ha spiegato che «le attività della cabina erano state sospese» e ha aggiunto – tra gli strali e le accuse di Luigi De Magistris – che «se Cozzolino ha sbagliato deve pagare».

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