Inizio ministero per i nuovi parroci, messaggio del Vescovo ai prelati e alla comunitá

Il Vescovo, S.E. Rev.ma Monsignor Giuseppe Giudice, ha scritto alle comunità della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno in vista dell’imminente inizio del Ministero dei nuovi parroci.
La lettera sarà letta quest’oggi durante le Celebrazioni eucaristiche in tutte le comunità parrocchiali della Diocesi.
Di seguito riportiamo il testo integrale della nota.
«Carissimi Presbiteri,
Sorelle e Fratelli, Comunità, il Vescovo, in questa domenica XXV del tempo ordinario, facendo eco alla Parola del Maestro, ripete ad ognuno: Andate anche voi nella vigna (Mt 20,4), volendo così accompagnare, con la preghiera e l’affetto, questo momento di grazia in occasione delle nomine e trasferimenti di alcuni parroci.
Il mio messaggio è consegnato a tutte le Comunità, quasi nelle mani di ognuno e ognuna, anche di chi, attualmente, non è direttamente interessato a questi eventi ma che, facendo parte dell’unico corpo della Chiesa, è invitato a disporsi ed accogliere, con ferma fiducia, le direttive del Vescovo, a cui sta a cuore il bene della Chiesa e di tutta la Chiesa diocesana.
Con questa breve lettera, vorrei affiancarmi ai nuovi parroci all’inizio del ministero per incoraggiarli e benedirli; ringraziare coloro che fino ad oggi si sono spesi per il Vangelo in un dato territorio e che, oggi chiamati dal Vescovo nuovamente, vanno a seminare lo stesso Vangelo in un altro campo, che però rimane la stessa Chiesa.
Ricordo a tutti che, venendo molte volte in mezzo a voi, ascolto e guardo e, aiutato dallo Spirito Santo, faccio discernimento; e mi fa piacere che i preti siano ben voluti e stimati ed è bello anche quando questo bene si esprime, in modo ecclesiale e ordinato, anche nella tristezza per questi momenti di cambiamento.
È mio compito, come Vescovo, ascoltare tutti, comprendere, cercare di incoraggiare, non interrompere i cammini; ma, come Pastore, è necessario che, in coscienza e solitudine, dinanzi al Signore, io decida per il bene delle persone e delle Comunità, in modo che nessuno rimanga al di fuori della comunione della Chiesa e senza lavoro, come umili operai, nella vigna santa del Signore.
Vi chiedo, in questo momento, tanta preghiera per aiutare il Vescovo e fiducia sincera nell’accogliere le decisioni che, vi confesso, non sono sempre facili e mai sono prese senza cuore. È la sollecitudine del Padre che tutti ama, conosce e cerca di conoscere meglio ogni figlio e per ciascuno, sintonizzandosi con la volontà di Dio, cerca di scegliere il meglio per inserirlo nel cammino pastorale.
Dietro ad ogni decisione ci sono notti insonni e prolungata preghiera nella cappella dell’episcopio. La nostra Diocesi, densamente popolata e con un territorio non molto vasto, permette degli spostamenti che non danneggiano le persone e danno loro la possibilità di incontrarsi facilmente, anche per coloro che hanno intessuto una bella amicizia spirituale.
Ringrazio tutte le Comunità che, serenamente e seriamente, esprimono l’affetto per i loro parroci, ma nel contempo accettano il pensiero della Chiesa e si lasciano saggiamente guidare dal Pastore. Grazie ai sacerdoti che, in questi giorni, nelle mie povere mani, rinnovano con gioia il gesto obbediente dell’Ordinazione; e grazie alle Comunità che, nella maturità della fede, esprimono nell’accoglienza generosa il loro amore verso i sacerdoti, segni permanenti dell’unico sacerdote che è Cristo.
Mi vado confermando nell’idea che, sempre, i cambiamenti fanno bene alle persone e alle Comunità, nonostante qualche resistenza o disagio iniziali.
Tutto, poi, sarà benedizione, se avremo la pazienza di saper leggere ogni avvenimento nella luce della fede, riconsegnando così ogni cosa al Signore.
Ci poniamo nella nostra Chiesa, amata e in attesa del Concilio Giovane, con uno sguardo di fede, ben sapendo che, per alcuni, il tratto di strada che la Provvidenza aveva tracciato per il comune cammino è terminato.
Ora alcuni parroci vanno a guidare altre Comunità; i giovani preti iniziano e li sosteniamo con simpatia e le Comunità si affidano con gioia e così continua, ricomincia e riprende il cammino della nostra Chiesa fino a quando entreremo nel Regno.
E tutto deve avvenire nella pace e nella serenità sapendo che, nella voce del Vescovo, è il Signore che ci manda e che ci accompagna la Vergine Santa, che in noi e per noi, ripete e rinnova il suo Eccomi, che poi si fa Grazie e Magnificat.
Augurando a tutti una Santa Domenica, giorno del Signore e giorno della Comunità, Tutti saluto e benedico».

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