“La banalità del male, la forza della speranza”, riflessioni sull’olocausto

Mattinata organizzata nell’aula consiliare di Castel San Giorgio

Amministratori locali, docenti, studenti, esponenti della società civile,del mondo della Cultura, dell’Associazionismo e del Sindacato si ritroveranno venerdì mattina 27 gennaio in aula consiliare, in occasione della “Giornata della Memoria” per non dimenticare una delle pagine più drammatiche dell’Umanità.

locandina-la-giornata-della-memoria-castel-san-giorgio-RTAlive«L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria-ha detto il sindaco Paola Lanzara prendendo a prestito le parole di Primo Levi- la banalità del male è quanto di più pericoloso possa presentarsi per l’uomo sul palcoscenico della storia. Abdicare al pensiero critico, rinunciare a interrogarsi, escludere la vigilanza interiore, finisce per impedire di riconoscere il male, estromettendo l’uomo dall’orizzonte etico, la forza della speranza è invece quella che deve sorreggerci e guidarci sempre, ed oggi più che mai deve essere alimentata dalla nostra capacità di fare memoria di quei fatti atroci e di farlo coinvolgendo le giovani generazioni».

Dopo i saluti di Giustina Galluzzo, Vice sindaco del Comune di Castel San Giorgio, della Prof.ssa Raffaella Capuano, Dirigente Scolastico dell’istituto Comprensivo Montalcini, e di Antonio Apadula, Segretario Generale CGIL Salerno, ci saranno gli interventi di Antonia Alfano, Assessore alla Cultura del Comune di Castel San Giorgio, Vittorio Salemme dell’Anpi Salerno, Lucia Patrone, Direttrice della Biblioteca di Solofra e di Arturo Sessa, Segretario Generale Spi CGL Salerno.

A moderare l’incontro sarà la professoressa Irene Fimiani. Nel corso della mattinata che sarà arricchita dai contributi degli studenti dell’IC Montalcini, il noto scrittore partenopeo Maurizio De Giovanni interverrà a distanza attraverso un video messaggio.

Le conclusioni saranno del sindaco di Castel San Giorgio Paola Lanzara. «L’Olocausto, che provocò l’uccisione di un terzo del popolo ebraico e di innumerevoli membri di altre minoranze, sarà per sempre un monito per tutti i popoli sui pericoli causati dall’odio, dal fanatismo, dal razzismo e dal pregiudizio-ha aggiunto ancora il primo cittadino nel presentare l’iniziativa di venerdì mattina-abbiamo tutti il dovere di ricordare questa pagina terribile, e lo facciamo in un giorno che ci riporta indietro nel tempo, fino a quel 27 gennaio del 1945, giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz sancendo la fine dell’Olocausto ma anche mostrando al mondo intero l’orrore.

Rabbrividiamo ancora dinanzi a quello scenario crudele e drammatico, ma ciò che purtroppo deve farci riflettere è che ancora oggi assistiamo, in varie parti del Mondo, ad un’escalation del male, al risorgere di nuovi venti, inconsapevoli del passato, dell’intolleranza, dell’odio e della discriminazione che portarono ad una delle tragedie più grandi della Storia. Il Giorno della memoria, dedicato alle vittime dell’Olocausto, rimane un’occasione importante per riflettere sulle cause di un doloroso passato e al tempo stesso consolidare le basi, attivarsi, perché nel presente e nel futuro le cause che generarono la Shoah non si ripresentino mai più».

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