Nessun incontro tra il sindaco di Roccapiemonte e l’Eic, i motivi in una lettera

Chiesto anche l’intervento del vicepresidente della Regione Campania

Nessun incontro ieri tra il sindaco Carmine Pagano di Roccapiemonte e l’Eic per il passaggio del servizio idrico alla Gori. Il primo cittadino ha inviato una lettera all’Eic elencando le difficoltà a partecipare all’incontro. «Prima di tutto, il Comune di Roccapiemonte ha ottenuto dei finanziamenti della rete idrico fognaria e ci sono altri finanziamenti – ha affermato il sindaco Pagano -.

L’eventuale subentro dell’Eic potrebbe creare delle problematiche per questi finanziamenti. Ho sottolineato anche che ho un comitato molto attivo e firmando si creerebbero problematiche di ordine pubblico. Ho informato di tutto il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, che si incontrerà con i vertici dell’Eic per vedere come gestire questa situazione».

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Roccapiemonte, «Il Comune rispetti la legge e dia il buon esempio»

Per il sindaco «Noi non abbiamo le caratteristiche per le norme di salvaguardia, come, ad esempio, il Comune di Solofra, e quindi o l’Eic accetta che noi possiamo gestire il servizio idrico in autonomia, visti i finanziamenti che abbiamo per le opere idrauliche oppure non lo so, altre soluzioni non le vedo. Esiste una legge regionale rafforzata da un decreto del Governo Draghi. Più di questo non possiamo dire. L’Eic ci ha inviato queste lettere anche alla Procura e alla Corte dei Conti. La posizione del Comune è di andare avanti sulla nostra linea, sappiamo che esiste una legge regionale».

La speranza del sindaco, quindi, è quella di poter ottenere la gestione autonoma del servizio idrico, al di là dei rigorosi requisiti per la salvaguardia, imposti dalla legge regionale. L’amministrazione è consapevole della normativa, ma chiede una “eccezione” gradita alla intera comunità rocchese. A Roccapiemonte si va avanti per la strada della gestione autonoma.
Giuseppe Colamonaco

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