Indagano i carabinieri
Indagano i carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino sullo striscione comparso la notte scorsa a Siano. Il contenuto riporterebbe l’attenzione sui fatti accaduti il 17 settembre scorso, quando due gruppi di tifosi, uno locale e l’altro proveniente da Roccapiemonte, si affrontarono a colpi di mazze e pugni, fortunatamente senza gravi conseguenze per nessuno.
L’episodio si verificò in occasione della partita di calcio Sianese – Rocchese valevole per la Coppa Campania di Prima Categoria. Dopo tre mesi dai tafferugli, lo scorso mese di dicembre, 27 giovani vennero raggiunti da un Daspo, provvedimento che si sostanzia nel divieto di accedere a manifestazioni sportive per un determinato periodo di tempo, imposto ai soggetti ritenuti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sembrava tutto finito ed invece lo striscione ha riaperto il caso ed anche le indagini.
I carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino agli ordini del maggiore Carlo Santarpia, ieri mattina hanno rimosso lo striscione comparso vicino al campanile della Chiesa di San Rocco, in pieno centro cittadino ed acquisito anche i video di alcune telecamere, non che apporre uno striscione costituisca un reato, ma con l’obiettivo di capire i motivi alla base del gesto. Il contenuto del messaggio veicolato dallo striscione riporta inequivocabilmente ai fatti del 17 settembre: “Ai carabinieri ci hai denunciato, Processo penale archiviato, Picchiare una spia non è reato”, queste le parole a caratteri cubitali comparse sul muro della chiesa di San Rocco, sul lato che guarda ai giardini di via D’Andrea.
Al momento non ci sarebbe nessuna ipotesi di reato ma gli inquirenti stanno cercando di capire se il messaggio contenga una velata minaccia e a chi. Per l’episodio del 17 settembre furono identificati ben 27 giovani, 20 di Siano e 7 di Roccapiemonte, tra i 18 ed i 25 anni, ritenuti tutti responsabili e per questo colpiti dai Daspo.
Quel 17 settembre dello scorso anno Sianese e Rocchese tornavano ad affrontarsi in campo dopo quasi 15 anni, ed anche l’ultima volta si erano registrati problemi di ordine pubblico con scontri tra le due tifoserie. I carabinieri, questa volta, in brevissimo tempo, sono riusciti ad identificare i protagonisti dei tafferugli verificatisi prima del match e lontano dal campo di calcio. Sembrava un’indagine chiusa, ma a quanto pare l’astio tra le due tifoserie permane ed i carabinieri intendono capire perché , anche per evitare altri problemi di ordine pubblico in futuro.
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