Salernitana a picco, urge bagno di umiltà… in primis dalla società

Troppo facile per il Milan, il solo Ochoa evita una debacle

Continua la marcia involutiva della Salernitana che rischia di dilapidare in breve tempo il considerevole vantaggio accumulato, con non poca fortuna, sulle dirette concorrenti alla salvezza. La partita andata in scena nel lunch match di mercoledì scorso è stata un monologo rossonero, anzi, è stata la partita tra Milan e il neo portiere granata Ochoa.

Il campione messicano appena sbarcato a Salerno ha chiuso la porta in più occasioni salvando la compagine granata da una goleada senza precedenti. E dire che la squadra campana aveva iniziato il match col piglio giusto. Aggressiva fin da subito, era riuscita ad essere costantemente nell’area rossonera, ma è durato esattamente dieci minuti. Al decimo minuto infatti, complice una scelta di tempo errata del portiere Ochoa, Rafa Leao ha portato il Milan in vantaggio concretizzando il solito passaggio filtrante che taglia come il burro la difesa granata ed è 1 a 0.

Il reparto difensivo salernitano da diverse partite recita sempre lo stesso copione, lento, compassato e soprattutto facilmente perforabile sempre nel medesimo modo. Nemmeno il tempo di riorganizzarsi e Tonali ha portato il Milan sul doppio vantaggio. Col lo 0 a 2, la Salernitana è scomparsa dal campo e il Milan ha passeggiato con il minimo sforzo per tutto il primo tempo e parte del secondo riuscendo comunque a collezionare diverse azioni da goal. Salernitana come detto non pervenuta.

L’allenatore Davide Nicola ha provato qualche cambio, forse un pò tardivamente, inserendo Bonazzoli fresco di voci di mercato che lo danno in partenza per altri lidi. Il bomber lombardo ha raccolto un cross di Lassana Coulibaly all’83esimo minuto e ha accorciato le distanze portando i Granata sull’ 1 a 2. Ma chi ha sperato nell’arrembaggio campano è rimasto deluso. La partita si è conclusa con Milan vittorioso e Salernitana a picco.

La società granata ha messo ora in discussione il tecnico Davide Nicola. È evidente che la squadra non segue più il suo allenatore o quantomeno non riesce a capirne i dettami. L’aggressività per 90 minuti e oltre che aveva caratterizzato lo scorso anno e parte di questo appena iniziato è stata smarrita. Ieri mancavano due interpreti indispensabili come Mazzocchi e Candreva ed una squadra che deve salvarsi risente inevitabilmente dell’assenza di due pedine di quel calibro, ma i Granata peccano soprattutto in difesa.

Lovato è lento e fuori condizione e il solo Fazio non più giovanissimo non può reggere da solo l’intero reparto. Daniliuc entrato nella ripresa sembrava decisamente più affidabile rispetto a Lovato e questa è una delle scelte discutibili di Davide Nicola. Le uniche note liete, se si vuol salvare qualcosa della partita di ieri, sono un Tommy Vhilena apparentemente ritrovato e un Sambia che ha finalmente iniziato a fare vedere qualcosa di interessante se non altro sul profilo della volontà. Ma la colpa non è tutta dell’allenatore granata.

L’integrità dell’uomo non si discute e le capacità lavorative non possono essere svanite da un giorno all’altro. Il problema fondamentale è la mancanza di umiltà che trapela dalla società stessa in primis. Troppe persone parlano e troppe voci aleggiano intorno al reale obiettivo che dovrebbe avere questa squadra. Se si parla di Europa e di calciatori come Isco per esempio, si toglie mordente ad una compagine che fa del mordente la sua arma migliore.

La Salernitana è ancora una matricola e deve vivere la settimana che la separa dalla successiva partita come fosse sempre un ultima spiaggia. La sensazione che si ha invece vivendo la città attraverso le voci e gli articoli che si leggono sui giornali è che la Salernitana sia già salva e presto potrà fare altri ragionamenti in chiave classifica. Niente di più sbagliato e soprattutto di più pericoloso.

Ieri la Sampdoria ha vinto e la Cremonese ha perso contro la Juventus solo nel recupero. Ci si avvia ad un mese di fuoco in cui l’unica vera squadra abbordabile è il Torino. Quindi diventa inevitabile domenica alla seconda di fila in casa non steccare quella partita. Diversamente si aprirebbe uno scenario da incubo per la Salernitana e per i tifosi, scenario che senza vero leader in campo di cui non sarà facile liberarsene.

Bisogna mettere da parte l’ennesima delusione quanto prima e fare da subito gruppo, domenica bisogna vincere ad ogni costo anche perché all’orizzonte c’è Sampdoria Napoli e sarà difficile per i Blucerchiati strappare punti. Tre punti d’oro quindi quelli con il Torino che metterebbero in sicurezza l’ambiente e restituirebbero un po’ di tranquillità.
Fabio Falcone

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