Nocera/Pagani, sei arresti per estorsione mafiosa ai danni di un noleggiatore di auto

L’operazione segue i 25 arresti contro il clan Fezza-De Vivo. Interessata una ditta ad Ibiza

Questa mattina, la polizia di Stato e i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere, emessa dal Gip di Salerno su richiesta della Dda, nei confronti di sei persone indagate per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Una misura cautelare che segue i 25 arresti delle scorse settimane ha scompaginato il clan Fezza-De Vivo, indagati a diverso titolo per associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, porto e detenzione illegali di armi, illecita concorrenza con minaccia o violenza e autoriciclaggio nonché, ancora, per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tutte fattispecie aggravate dal metodo e/o dalle finalità mafiose in quanto ritenute riconducibili al clan.

L’INCHIESTA
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Salerno e dal Reparto Territoriale Carabinieri di Nocera Inferiore hanno infatti permesso di ricostruire un’ulteriore vicenda avvenuta tra i mesi di agosto e novembre 2018 cui, secondo quanto ritenuto dal GIP, avrebbero preso parte i sei destinatari del titolo custodiale, tre dei quali già attinti dal precedente provvedimento restrittivo.

Secondo la prospettazione accusatoria gli indagati, a seguito dell’apertura di un’agenzia di autonoleggio nell’isola di Ibiza in ragione di una collaborazione stretta con il gestore di fatto di una società italiana con sede a Nocera Superiore, avrebbero costretto quest’ultimo, con azioni intimidatorie condotte con l’uso di armi e con chiari metodi mafiosi, a rinunciare sia al proprio introito economico derivante dal patto commerciale sia alla proprietà di sette autovetture, arrecandogli un danno economico complessivo di circa 50.000 euro.

AGGIORNAMENTO
I NOMI DELLE PERSONE ARRESTATE

In carcere sono finiti: il 37enne Andrea De Vivo, ritenuto uno dei capi assieme a Francesco Fezza del clan che prende il nome dalle due famiglie paganesi, il 35enne Giuseppe De Vivo (fratello di Andrea e il 43enne Giuseppe De Vivo, loro cugino). Stessa misura per il 36enne Benito Russo di Pagani, il 31enne Luciano Solferino Tiano di Nocera Inferiore e il 28enne Aniello D’Auria di Pagani.

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