Notificati i provvedimenti per gli scontri del 17 settembre scorso
A distanza di 3 mesi dal brutto episodio che nulla ha a che vedere con il calcio, sono arrivati i primi provvedimenti per l’infuocato prepartita tra tifoserie verificatosi nel primo pomeriggio del 17 settembre scorso lungo la strada che conduce allo stadio “Leo” di Siano. Sianese e Rocchese tornavano ad affrontarsi in campo dopo quasi 15 anni ed anche l’ultima volta il match aveva fatto registrare problemi di ordine pubblico. Una rivalità antica tra le due tifoserie, un “astio calcistico” che è riesploso con violenza e che solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine non ha avuto conseguenze più gravi.
I FATTI
17 settembre 2022, esordio di Coppa Campania di Prima Categoria. In campo si affrontano Sianese e Rocchese, mentre, fuori dal campo, si affrontano due pseudo tifoserie. I tafferugli scoppiano sotto gli occhi increduli di molti residenti che filmano l’accaduto ma nel contempo allertano le forze dell’ordine. Mentre volano calci e pugni il suono delle sirene in lontananza mette in fuga i facinorosi che si dileguano.
LE INDAGINI
I carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino agli ordini del maggiore Carlo Santarpia in poche ore, grazie alle telecamere e anche ai video dei tafferugli che nel frattempo erano rimbalzati sui social, riescono ad individuare tutti i protagonisti ed a ricostruire la dinamica della rissa, esplosa per futili motivi e legata al l’astio tra le due tifoserie. I giovani vengono interrogati e denunciati per rissa. La procura apre un’inchiesta tutt’ora in corso. Intanto nei giorni scorsi sono arrivati i primi provvedimenti.
I DASPO
La Questura di Salerno sulla scorta delle indagini dei carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino ha emesso ben 27 Daspo, in pratica i ragazzi coinvolti non potranno recarsi allo stadio per un periodo che va da 1 a 3 anni, a seconda del loro coinvolgimento e del ruolo avuto nei fatti.
I provvedimenti restrittivi hanno raggiunto 20 giovani di Siano e 7 di Roccapiemonte, tutti di età compresa tra i 18 e i 25 anni. Uno soltanto il minorenne coinvolto. L’episodio è tutt’ora al vaglio delle due procure, quella presso il tribunale dei minorenni e quella presso il tribunale di Nocera Inferiore e non si escludono altre conseguenze di natura penale per i protagonisti dei tafferugli.
LE REAZIONI DA PARTE DELLE SQUADRE
Mentre all’esterno dello stadio Leo scoppiava la rissa, nel campo di calcio di Siano le due squadre, ignare di tutto, scendevano regolarmente in campo. Ad aggiudicarsi il match fu la Rocchese che portò a casa il risultato di 2-0.
Tuttavia, una volta appreso del brutto episodio, nessuna delle due società calcistiche avrebbe espresso pubblicamente il proprio biasimo per i fatti, né condannato pubblicamente l’accaduto. A distanza di 3 mesi la giustizia ha fatto sentire la propria voce ma per i giovani coinvolti potrebbero scattare altri provvedimenti.