Biologicamente: la natura non dona frutti uguali e in serie come Big Mac. ll team incontra gli studenti dell’Istituto Comprensivo S. Alfonso M. de’ Liguori di Pagani
Venerdì 4 novembre, Biologicamente fa tappa a Pagani per incontrare i bambini dell’Istituto Comprensivo Statale S. Alfonso M. de’ Liguori (Plesso Don Milani) con un team di tecnici che rappresenterà il progetto “Biologicamente” attraverso la partecipazione del biologo nutrizionista Giuseppe Fresa.
“In questo appuntamento parliamo ai bambini della scuola primaria per mostrare gli effetti dell’agricoltura intensiva e i risultati di una coltivazione biologica sui prodotti della terra. Le differenze sono visibili anche per i più piccoli perché la natura non dona frutti uguali e in serie come Big Mac – ha spiegato il Presidente di Terramore Carmine Papace che rappresenta la cooperativa promotrice di Biologicamente – Se non trattati con prodotti chimici avremo frutti forse meno belli ma più sani. Cerchiamo di trasferire l’idea che ognuno di noi, con le sue scelte, può giocare un grande ruolo nel sostenere l’economia, favorendo al contempo un’agricoltura rispettosa delle stagioni, a basso impatto e soprattutto non intensiva. Siamo certi che questo lavoro cambierà il futuro. Il seme dell’informazione germoglierà”.
La campagna informativa finanziata dalla Regione Campania, dedicata alla diffusione della cultura, dello stile alimentare e della coltivazione biologica – (con la Misura 3 Sottomisura 3.2, tipologia di intervento 3.2.1) con l’azione di “Sostegno per attività di informazione e promozione, svolte da associazioni di produttori nel mercato interno” del PSR 2014/2020, approda dopo varie tappe, nell’Agro Nocerino Sarnese.
Il team all’interno dell’aula porterà una sorta di mercato contadino di prodotti biologici, per confrontarli con gli stessi esemplari provenienti da agricoltura intensiva ottenuti con l’uso di prodotti chimici e di sintesi. Il territorio a nord della Provincia di Salerno che con la Piana del Sele risponde alle richieste internazionali di prodotto fresco da parte dei top buyers del segmento, grazie alla consistente produzione di frutta e verdura intercetta la domanda della Grande Distribuzione italiana ed estera. Durante l’incontro con i ragazzi si discuterà dell’importanza di convertire al biologico le coltivazioni esistenti al fine di immettere sul mercato un prodotto fresco di maggiore qualità e sicurezza per la salute.
“L’agricoltura biologica è l’unica via per permettere all’ambiente in cui viviamo di sopravvivere – ha commentato il Presidente di Terramore Carmine Papace – I vantaggi di una coltivazione biologica sono diversi: la biodiversità è tutelata, l’acqua non viene inquinata da pesticidi. Si ristabilisce il giusto equilibrio tra produzione agricola, tutela delle risorse ambientali e fabbisogno di cibo perché si produce riducendo gli sprechi. Infine con una conversione totale al biologico sarebbe abbattuto il rischio di contaminazione degli alimenti con le sostanze chimiche tossiche utilizzate nell’agricoltura convenzionale e si supererebbe il pericolo dell’antibiotico-resistenza derivante dall’abuso di questi farmaci negli allevamenti convenzionali intensivi: per l’OMS questa è la più grave emergenza sanitaria globale”.