Sarno: il consiglio comunale di Sarno ha approvato con il voto anche della minoranza, il rendiconto di gestione 2013

22 i consiglieri comunali che hanno votato a favore, uno solo astenuto e due gli assenti. La non approvazione avrebbe comportato lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale.

L’Amministrazione Canfora ha dato prova di grande senso di responsabilità approvando il consuntivo della precedente gestione Mancusi. La legge obbligava a votare lo strumento per evitare lo scioglimento del Consiglio Comunale, ma alcune considerazioni nel merito vanno fatte. E’ difficile votare un atto del quale non si condividono i principi. La precedente gestione economico-finanziaria non è stata positiva. A certificarlo è l’organo dei revisori dei conti che porta una serie di raccomandazioni da tenere in debita considerazione per approntare i futuri strumenti finanziari. L’ultimo bilancio preventivo è stato approvato a dicembre 2013 e, quindi, non è stato possibile attribuire ai settori i peg, conseguenza di un indirizzo politico sulla spesa. Questo rappresenta un segnale di mancanza di strategia nella spesa che ha portato a una evidente carenza di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa. Quattro parametri di deficitarietà su dieci esistono come segnale negativo. Ci sono due milioni e mezzo di euro di debiti fuori bilancio da approvare. Una cifra che si è quadruplicata rispetto agli anni precedenti. I residui attivi, alcuni dei quali da verificare in maniera approfondita drogano la struttura del bilancio.

L’operazione Soget rischia di trasformare l’idea di un recupero dell’evasione in un grande bluff se non ben gestita, minando ancor più in profondità il rapporto tra l’Ente e il cittadino che l’Amministrazione Canfora cercherà di ricostruire. I debiti legati ai risarcimenti della frana impongono un’azione decisa di ricucitura di rapporti istituzionali con gli enti superiori che vanno investiti delle loro responsabilità per evitare pericolosi ammanchi e azioni esecutive. Una serie di termini per adempimenti non sono stati rispettati, rischiando di addebitare penalità ai contribuenti. La liquidità carente rallenta la velocità dei pagamenti al punto da aver dovuto ricorrere a una anticipazione di cassa dal tesoriere di cinque milioni di euro per far fronte alle esigenze della spesa. L’avanzo di amministrazione, dato puramente tecnico, ammonta a sette milioni di euro, ma il dato reale è che alla verifica straordinaria di cassa del 16.07.2014, per il passaggio delle consegne tra i due sindaci, il dato è pari a zero. Sono numeri impietosi che confermano le analisi pregresse e, quindi non avviliscono, ma, anzi, motivano l’Amministrazione Canfora nel lavorare per un risanamento dei conti e per una giusta ed equa tassazione che risponda al principio di efficienza dei servizi prestati. Il conto consuntivo è un punto di partenza per risalire la china con profonda analisi strutturale degli elementi e dei flussi che lo hanno determinato.

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