Il Salernitano Wladimiro Leone, l'”astro nascente” dell’astrofisica italiana

Il 24enne è un volto noto anche per le analisi matematiche sull’andamento della pandemia

Era in corsa per cinque dottorati di ricerca già prima della laurea, arrivata lunedì scorso con il massimo dei voti. Sono i numeri significativi di una brillante carriera universitaria di Wladimiro Leone, 24 anni, astrfisico e cosmologo di Salerno, che chi segue RTAlive ha imparato a conoscere con le sua analisi matematiche dell’andamento della pandemia da Covid. Alunno del liceo scientifico

Da Procida di Salerno ha poi seguito i corsi dell’università di Trieste fino alla laurea con una tesi sull’utilizzo di costellazioni di nano satelliti per studi di astrofisica multi-messaggera e meteo spaziale. Il neolaureato, in particolare, si è soffermato sull’analisi degli eventi solari (come le esplosioni di massa coronale al sole e particelle energetiche solari).

L’impatto simultaneo di questi eventi alla nostra magnetosfera terrestre può provocare ulteriori danni ai satelliti, gli astronauti e persino le reti elettriche sulla superficie terrestre. Ha vinto già una borsa di studio per il dottorato nazionale di Space Science and Technology per il valore del suo progetto di ricerca. Su di lui c’è stata una vera corsa di varie università per legarlo ai loro progetti, sia italiane sia straniere e quella prescelta sarà Palermo.

Entusiasti i due genitori del neolaureato, i colleghi Giuseppe Leone e Alessia Bielli, che fin dalle scuole elementari avevano sostenuto la passione del figlio che, invece di chiedere di incontrare un calciatore aveva voluto raggiungere ad Erice il noto professore Antonino Zichichi. I familiari si sono già abituati all’idea che il loro figlio 24enne già solo per il dottorato, pur se la base sarà in Sicilia, dovrà girare varie università in Europa e non solo.

Wladimiro Leone oltre alla conoscenza dell’astrofisica è noto per la sua preparazione in matematica, utilizzata proficuamente per le ricerche. Ad oggi, su alcuni suoi studi si concentra la discussione accademica e negli anni a venire l’astrofisico salernitano farà parlare certamente di sé.

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