Fessure pericolose in un fabbricato di via Ligea a Salerno, sgomberate otto famiglie

Sul posto vigili del fuoco, polizia municipale e l’Amministrazione comunale. Le possibili cause delle fessure. Il contesto in cui insiste l’edificio

Quel “quadro fessurativo” è preoccupante, il funzionario dei vigili del fuoco ordina lo sgombero dell’edificio di via Ligea n.64 a Salerno. Otto le famiglie che oggi sono dovute uscire da casa e ora è ammesso il rientro nel fabbricato solo accompagnati dai caschi rossi per il recupero dei beni di famiglia. Una quindicina le persone che il Comune ha fatto ospitare in un albergo, grazie all’immediato intervento del Settore Politiche Sociali del Comune.

Sul posto il sindaco Vincenzo Napoli, che è un architetto, gli assessori ai lavori pubblici Michele Brigante (ingegnere, docente universitario e strutturista di fama), Paola de Roberto con la delega alle politiche sociali e Claudio Tringali, delegato alla sicurezza urbana. Sin da subito i tecnici si sono adoperati per capire le cause del problema e fornire, nei prossimi giorni, una esatta analisi per un intervento di messa in sicurezza dello stabile.

IL PERCHÉ DELLE LESIONI
Saranno le ulteriori indagini e gli approfondimenti tecnici a stabilire la natura e la pericolosità reale delle fessure e quanto costerà un intervento. Sui social c’è chi riconduce la causa alla realizzazione della galleria di “Porta Ovest”, altri ricordano che quelle fessure sono da prime dell’inizia dei lavori. Il quadro potrebbe essere datato nel tempo e bisogna accertarsi se sia peggiorato negli ultimi tempi e per quale causa.

Va anche ricordato che il fabbricato insiste in un’area dalle continue forti vibrazioni, legati alle attività portuali, al passaggio di mezzi pesanti e soprattutto per il traffico sul viadotto Gatto, senza contare che c’è anche un quadro geologico simile a quello della Costiera amalfitana e che i fabbricati sono datati nel tempo e spesso sono stati realizzati con diverse tipologie costruttive.

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