Rimane l’occasione per per tanti di sentirsi ancora italiani, anche se Chinatown rischia di divorare un angolo del Belpaese nella Grande Mela
Trovare un italiano con il quale scambiare impressioni sulla festa di San Gennaro, giunta alla 96esima edizione, appare impresa ardua. La celebrazione più attesa e amata dagli italo-americani torna a Mulberry Street, la strada principale di Little Italy, a New York, dove per dieci giorni (dal 15 al 25 settembre) fedeli e curiosi parteciperanno a celebrazioni religiose e intrattenimenti musicali, tra insegne luminose di ristoranti e negozi che di italiano hanno quasi solo il nome. Il cambio generazionale ha portato ad avere una comunità italica che non ha mai messo piede nel Belpaese.
E non parla la lingua di Dante. Così ci pensa la festa religiosa dedicata all’amato patrono di Napoli a rispolverare l’orgoglio tricolore e in qualche modo, unire.
IL RITO
La processione religiosa, svoltasi sabato scorso, rappresenta sicuramente il momento più atteso da quanti si riverseranno in quella piccola e stretta strada simbolo di resistenza all’avanzata, quasi ineluttabile, di Chinatown capace di rosicchiare, anno dopo anno, case e negozi.
I CAMBIAMENTI
«Tutto è cambiato perché Little Italy è cambiata, diventando sempre più piccola», racconta Ernesto Rossi, parlando in inglese e spiccicando qualche parolina in Napoletano. Raccontando, orgoglioso, che il suo omonimo negozio di gadget ha aperto nel 1910 e che lui è nato proprio lì, a Little Italy.
Così, la festa di San Gennaro consentirà per dieci giorni di riallacciare rapporti tra gli stessi italiani che nel corso degli anni hanno deciso di trasferirsi altrove. Attesi anche curiosi e turisti che assisteranno all’atteso concorso dei mangiatori di cannoli e al concorso annuale delle pizze.
L’EDIZIONE 2022
L’edizione 2022 celebra l’America e le forze armate. E a tal proposito, il comitato promotore dei festeggiamenti, “I figli di San Gennaro” hanno scelto Michael Massimino, primo astronauta italo Americano, quale testimonial. Ma il ricco programma prevede molte serate musicali, una interamente dedicata a Enrico Caruso. Stop invece a qualsiasi vendita di gadget con riferimento a “il Padrino”.
Da New York, la corrispondente Rosa Coppola