Nocera Inferiore, voto incrociato e astensione: le probabili variabili

Il 12 giugno la prova del 9, non solo per i candidati ma anche per i cittadini

Le elezioni amministrative di Nocera Inferiore potrebbero essere caratterizzate da due variabili: il voto incrociato e l’astensione. Il 13 giugno, giorno dello spoglio, dalle urne potrebbero emergere molti voti incrociati, cioè candidato consigliere e candidato sindaco di due schieramenti diversi.

È una ipotesi abbastanza attendibile, che già in passato si è verificata. L’altra variabile, cioè l’astensione, potrebbe essere consistente. È in effetti, quest’ultima, la preoccupazione di molti candidati al consiglio comunale. Nonostante l’elevato numero, oltre 500, il rischio astensione non è così recondito.

La disaffezione verso la politica da parte del cittadino nasce da lontano e continua a perseverare in ogni competizione elettorale. Alle ultime elezioni regionali hanno votato 2.774.104 elettori su 4.996.921 aventi diritto, in pratica il 55,52%. Il 44,48% ha preferito non andare a votare, un numero significativo di astensione che non depone bene. Cinque anni fa alle amministrative di Nocera Inferiore non votarono il 26,40% dei cittadini, un numero basso (ma alto rispetto al 2012), che indica una fetta di persone che non partecipa alle sorti della città. Alle urne si recarono, con 8 candidati a sindaco, 28.506 elettori.

Nel 2012 sempre alle amministrative di Nocera Inferiore si recarono alle voto il 79,27% dei cittadini al primo turno (con il 20,73% di astensione) e il 59,08% al ballottaggio. In pratica, l’astensione a Nocera Inferiore è cresciuta di quasi 6 punti percentuale, nell’arco di soli dieci anni. Resta, in ogni caso, un uno strumento di protesta da parte di chi non ha fiducia nella politica, ma è anche la privazione di un proprio diritto costituzionale. Infine, i 5 quesiti referendari, potrebbero demotivare gli elettori: 6 schede da aprire sono davvero tante, specie per gli anziani.
gc

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