Il Cagliari rischia di deprimere la squadra di Arechi, ma il cuore batte ogni ostacolo. L’AmmazzaCalcio di Fabio Falcone
Mezzogiorno da incubo per i Granata che vedono il Cagliari vittorioso al Sant’Elia contro un Sassuolo oggettivamente e colpevolmente impalpabile. La formazione sarda si porta così a più 12 in classifica su una Salernitana che da lì a pochi minuti dovrà affrontare una Sampdoria in una partita da dentro o fuori per entrambe dovendo già portare un peso enorme relativo ai torti arbitrali ricevuti contro la Roma. Il rischio di un crollo psicologico è più che concreto.
Ma la Salernitana è gagliarda e concentrata sull’obiettivo e in dieci minuti è al doppio vantaggio, segno che qualcosa era già scattato nella testa dei giocatori in quel di Roma ed è diventata costante nell’immediato presente. La Salernitana adesso è squadra concreta, compatta e finalmente cinica. Bastano tre minuti ai granata per passare in vantaggio con un bomber insolito e degno dei più scettici: il tanto odiato Federico Fazio che stacca imperiosamente di testa insaccando alle spalle del portiere Cagliaritano.
Il var prova comunque a negargli la gioia di un possibile ritorno ai fasti di un tempo ma questa volta è goal. Il secondo goal invece è la conferma di quanto sia forte il giovane Ederson che su sponda di Milan Djuric si invola sulla fascia sinistra, si accentra in area e con un tiro di piatto fa 0 a 2.
La Salernitana è ormai sulle ali dell’entusiasmo e prova a chiudere la partita ma uno sfortunato rimpallo di Lassana Coulibaly favorisce l’inserimento dell’ex Caputo che sigla l’1 a 2 insaccando di piatto un pallone non proprio imprendibile per il portiere granata Sepe. Da lì in poi è quasi un monologo doriano.
La partita la fanno i padroni di casa che schiacciano i granata nella propria metà campo alla ricerca di un insperato pareggio. La Salernitana ha giustamente le gambe tremanti, il pallone scotta come il fuoco dell’inferno, la posta in palio è troppo alta ed entrambe le squadre lo sanno ma questa volta la dea bendata è a spasso per altri lidi e al Marassi finisce 1 a 2 per la Salernitana che si rilancia purtroppo per ora solo psicologicamente in vista del recupero contro l’Udinese e condanna la squadra Doriana ad un finale di campionato da incubo con il concreto rischio di essere risucchiata nella lotta per non retrocedere.
Mister Nicola questa volta è impeccabile, schiera una squadra guardinga ma allo stesso tempo propositiva, i calciatori granata rispondono presente su ogni pallone e dimostrano di crederci o quantomeno di onorare i sempre encomiabili tifosi granata presenti in massa anche al Marassi
Peccato per la solita direzione arbitrale discutibile che sembra ammonire a senso unico. Purtroppo nella spirale dei cartellini gialli finiscono anche Milan Djuric e Pasquale Mazzocchi che erano diffidati e salteranno la difficile partita di Udine. Vi è però un unica nota stonata e questa volta non arriva dal campo, bensì dal direttore Walter Sabatini.
L’esperto Ds non perde tempo a punzecchiare quanti hanno bacchettato Fazio in quest’ultimo mese e sembra volersi vendicare facendo notare la prova di carattere e di spessore del suo pupillo. Una riflessione sterile e stucchevole quella del Ds granata che dovrebbe invece ringraziare le varie testate giornalistiche che facendo il proprio lavoro, hanno forse fatto scattare qualcosa nella testa di Federico Fazio spronandolo a ricordarsi chi fosse e da dove venisse.
Le critiche al difensore granata non sono state assolutamente ingenerose, anzi. Mancano ancora tanti punti all’appello per demerito di Federico Fazio e la grinta ritrovata del giocatore si spera serva a recuperare quanto abbia fatto perdere ai suoi compagni nelle precedenti gare disputate. Non è solo colpa di Federico Fazio ovviamente; è normale per un giocatore fermo da un anno e buttato nella mischia per il raggiungimento di un impresa ardua, può incappare in una serie di errori che purtroppo per il ruolo ricoperto costano quasi sempre caro ma è doveroso per il DS avere onestà intellettuale ed ammettere che quanto detto è solo la pura realtà dei fatti e non un capriccio giornalistico atto solo a scrivere per destabilizzare.
Mercoledì i granata andranno ad Udine per il primo dei due recuperi, orfani purtroppo di due titolari inamovibili e sarà compito di mister Nicola trovare la giusta quadratura ma se la Salernitana dovesse davvero confermare la crescita mostrata e dimostrata nelle ultime due partite, forse non tutto è perduto. Inizia un mini tour de force che di per sé di per sé ha già il suo fascino comunque vada, speriamo ovviamente di festeggiare un traguardo storico per i granata e dare modo a Walter Sabatini di redimersi nell’unico modo accettabile: con i fatti.
Fabio Falcone