Indagine della Procura regionale della Corte dei Conti di Napoli e dei finanzieri di Salerno, nei guai tre funzionari di Palazzo Sant’Agostino
Eseguito un sequestro conservativo pari a 6.362.841,95 euro disposto dalla Procura regionale della Corte dei Conti di Napoli e notificato un invito a controdedurre nell’indagini su pagamenti indebiti da parte dell’Amministrazione provinciale di Salerno relativi al 2007-2009. Tre funzionari della Provincia, dei quali due in pensione, sono stati deferiti alla magistratura contabile. Ad indagare i militari della guardia di finanza del nucleo di polizia economico finanziaria, settore Spesa Pubblica che hanno scoperto perfino lavori appaltati e pagati due volte ed altri liquidati nonostante non fossero mai stati eseguiti. Un giro che poi possibile anche grazie alla complicità di due funzionari della banca tesoriera.
L’INCHIESTA
L’indagine riguarda l’appropriazione indebita di denaro pubblico, attraverso la duplicazione di mandati di pagamento relativi a lavori appaltati, conclusi e già pagati o attraverso la produzione di mandati di pagamento relativi a liquidazioni di lavori pubblici completamente “fittizi.
IL SISTEMA
Gli importi per i lavori mai eseguiti o già pagati venivano liquidati, in denaro contante, da due dipendenti di una banca tesoriera della Provincia di Salerno e poi suddivisi tra i compartecipi all’accordo delittuoso
I COINVOLTI
Deferiti alla Corte dei Conti tre funzionari della Provincia di Salerno. Specifiche responsabilità sono state addebitate anche alla banca tesoriere, in considerazione del ruolo qualificato dei soggetti della propria organizzazione, i quali hanno, con lampante coscienza e volontà, reso possibile l’esborso di denaro. Nel liquidare i titoli di pagamento, adottavano modalità tali da evitare l’applicazione delle misure antiriciclaggio, violando palesemente i peculiari obblighi posti a carico dell’istituto tesoriere.
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