Il gruppo di minoranza Insieme per Scafati solleva numerose criticità
Un regolamento, quello approvato ieri, non solo contraddittorio e pieno di errori, con riferimenti a norme nazionali e locali errati e a tratti surreali, ma che costituisce un vero e proprio strumento di cementificazione e de-regulation urbanistica. Abbiamo provato con emendamenti a correggere le cose più discutibili ma la maggioranza è stata irremovibile nel non accogliere la nostra collaborazione.
Il Ruec, che stabilisce il come costruire, dovrebbe seguire l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale, che invece stabilisce il come, e cioè il modello di sviluppo della città. Approvarlo prima, come fatto da Salvati, serve solo a generare confusione per cittadini e tecnici, produrre contenziosi, dare il là ad un uso indiscriminato di consumo di suolo, a scapito di infrastrutture pubbliche come strade, parcheggi, aree verdi, scuole, servizi.
In particolare sono questi i punti più gravi approvati ieri, oltre a tante incongruenze, evidenziate:
– In base alle norme contenute nel RUEC si potrebbe verificare in città un aumento delle nuove cubature realizzabili per adeguamenti “funzionali ed igienico-sanitari” di tutte le residenze pari a circa 720.000 mc, e cioè a 9.600 nuovi vani. Basti pensare che il precedente Puc bocciato dalla provincia contava solo 2416 nuovi vani di cui 1450 privati e 966 pubblici.
– In base al Ruec, in deroga e in contrasto al vigente Piano Regolatore, si potrà costruire al confine – anche in zona agricola!!! – senza alcune preventiva autorizzazione del confinante, che per difendere un proprio diritto dovrà eventualmente contestare l’operato altrui.
– In contrasto con il TUEL e con le norme attuative del Piano degli insediamenti Produttivi, ogni nuovo insediamento in quell’area dovrà avere il vaglio del Consiglio comunale: una burocratizzazione illeggitima, che rallenterà sviluppo e impresa, e che avrà come unica conseguenza l’aumento del potere di ricatto politico della maggioranza verso le forze imprenditoriali.
– Il possibile aumento per adeguamento “funzionale” non prevede alcuna dimostrazione dello stato di necessità, né è legato a parametri oggettivi. E con la possibilità di cumulare questo aumento a quelli previsti dal Piano Casa. L’impatto sulla forma e la sostanza della città potrà essere consistente.
Insomma, noi vorremmo abitare in una città dove strade, parcheggi, fognature, piazze, servizi pubblici, rendessero dignitoso vivere: permettere uno sviluppo disordinato del territorio – come Salvati e questo Ruec fanno – servirà solo a qualche speculazione privata, e pagarne il prezzo sarà tutta la comunità. Ci auguriamo che al più presto la Regione avvii le procedure di commissariamento necessarie ad attivare i poteri sostitutivi per la realizzazione del Piano Urbanistico: Scafati è una delle poche città campane a non esserne ancora dotato, e le continue deroghe servono solo ad alimentare interessi predatori di stampo privato. Per questo, non potevamo non opporci a questo scempio: non è vero che un pessimo regolamento è meglio di nessun regolamento. E per questo ricorreremo in tutte le sedi opportune in difesa della città.
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