Era stato chiesto il Salone del Gonfalone ma bisognava pagare
Si doveva parlare un tema importante, come le occasioni per la Sanità da candidare al Pnrr, ma invece della richiesta Salone del Gonfalone, i convegnisti sono stati messi a parlarne nell’androne al terzo piano di palazzo di città. È accaduto oggi al Comune.
L’INIZIATIVA
Alle 16.30 erano chiamati a discutere Mario Iervolino Direttore ASL Salerno; Antonio Maria Pagano Segretario Generale CISL Medici; Basilio Malamisura già Primario ospedaliero di Pediatria; Salvatore Raimondi Cittadinanza Attiva; Lorenzo Di Donato Coordinatore AFT Salerno (Fimmg); Margaret Cittadino Tribunale per i diritti del malato; Nicola Provenza Commissione Affari Sociali e Sanità Camera dei Deputati, Co-Presidente Intergruppo Parlamentare sulla Cronicità. Previsto gli interventi di Catello Lambiase, Claudia Pecoraro, Gianluca De Martino e Annarita Ruggiero.
L’iniziativa era promossa da associazioni, partiti e consiglieri comunali di opposizione del Comune di Salerno, si pone l’obiettivo di aprire una discussione sui progetti realizzabili con i fondi che la conferenza Stato Regioni ha messo a disposizione della Regione Campania. Gli organizzatori intendono stimolare gli amministratori comunali, l’Asl e l’Azienda ospedaliera universitaria di Salerno ad impegnarsi ad implementare ed attuare i progetti, coinvolgendo, grazie all’attivazione di sedi idonee di partecipazione previste anche dal Pnrr, le organizzazioni sociali e sindacali del territorio.
Il riferimento è rivolto all’attuazione di progetti per: l’assistenza domiciliare ai non autosufficienti; il potenziamento del welfare sociosanitario; la realizzazione di strutture sanitarie per una medicina pubblica e di prossimità (case della comunità), integrata con i servizi sociali.
LO SGARBO
La consigliera comunale di opposizione Elisabetta Barone ha introdotto e moderato l’incontro ma non nel salone del Gonfalone, ma si sono dovuti riunire al terzo piano, neanche in una stanza, ma nell’androne all’esterno degli uffici.
«All’improvviso abbiamo scoperto che per tenere un’assemblea pubblica su un tema così importante come quella della sanità pubblica, era necessario pagare 428 euro se si voleva tenerla nel salone del Gonfalone, nonostante fosse stato chiesto per tempo da un gruppo consiliare e da Cittadinanzattiva. Non c’è da dire altro.
Eppure siamo in Campania dove l’aspettativa di vita per le persone è di due anni in meno rispetto ad altre regioni italiane e i fondi del Pnnr, la cui richiesta scade il 28 febbraio, servono proprio per invertire la rotta. Non bisogna dire altro rispetto allo sgarbo ricevuto da noi ma da tutta la cittadinanza».
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