Quanto tempo sopravvive il Covid su plastica, carta, altri materiali e sulla pelle?

Con oggi e fino a domenica 27 febbraio le 12 domande più frequenti sul coronavirus SARSCOV2. A rispondere è il professor Pierpaolo Cavallo, docente di igiene all’Università di Salerno

Ormai il Covid (si dovrebbe dire la Covid essendo una malattia) è finito. Tutto è passato, Tutto è aperto. I ristiranti sono affollati. Sembra quasi un liberi tutti. Se non fosse per il green pass (che pochi controllano) e per l’obbligo del vaccino per chi ha da 50 anni in su. E invece il SARS Cov 2, il nome del coronavirus è tutt’altro che sconfitto, infetta decine di miglia di persone al giorno, causa decessi o danni su lungo periodo. Mentre il vaccino è l’arma principale per combatterlo, ci sono alcune notizie false che continuano a ingenerare pericolosi comportamenti.

Tra le domande poste dai lettori di RTAlive ne abbiamo selezionate 12 e abbiamo chiesto di rispondere al professor Pierpaolo Cavallo dell’Università di Salerno.prof.-Cavallo-Pierpaolo-RTAlive

Il professor Pierpaolo Cavallo è:
Medico, docente di Igiene presso l’Università di Salerno. Si occupa di ricerca su sistemi complessi e scienza delle reti in campo sanitario, epidemiologia e Sanità Pubblica, organizzazione e management in sanità.

Associato di ricerca presso l’Istituto Sistemi Complessi del CNR, Roma. Responsabile del centro «Diagnostica Cavallo», struttura sanitaria accreditata SSN e inserita nell’Albo ministeriale dei Laboratori di Ricerca Applicata.

Domanda – Quanto tempo sopravvive il CORONAVIRUS sulle seguenti superfici?
a) Plastica
b) Carta e cartone
c) Legno e metalli
d) Abiti
e) Pelle umana

Risposta – IL SARS-CoV-2 ha una capacità di sopravvivenza in ambiente che può variare da ceppo a ceppo virale. Il ceppo ancestrale «Wuhan» sopravvive fino a 50 ore su plastica e 5 ore su pelle umana; le varianti, come Alfa, la «variante inglese», e Omicron sopravvivono fino a 200 ore su plastica e 20 su pelle umana.

La sopravvivenza e l’emivita sono diverse, la prima è il massimo tempo al quale si trova ancora virus, mentre la seconda il tempo al quale una data quantità di virus si dimezza. Su superfici come la carta o gli abiti, che assorbono l’umidità, o il metallo, da cui facilmente evapora l’acqua.

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