È il punto fermo dei militanti di Pap che hanno ripulito la città dai simboli del degrado sociale
Le attività di Potere al popolo non si fermano, gli attivisti, in giornata, hanno provveduto a ridare un po’ di decoro alla città. “Oggi ci siamo dedicati a ripulire i muri della nostra città da alcune aberrazioni scritte da gruppi neofascisti. – ha sottolineato Pap – Messaggi beceri, violenti, xenofobi, razzisti e sessisti che non riuscivamo più a sopportare. Abbiamo atteso e sperato che fosse l’amministrazione comunale a cancellarli, ma purtroppo non è accaduto.
La nostra azione non ha come scopo il famigerato “decoro urbano” che per i politici nostrani significa soltanto sgomberare indigenti e senzatetto dalle strade centrali delle città, sequestrando loro le coperte in pieno inverno – com’è accaduto non molte settimane fa a Napoli e a Salerno – ma è un gesto simbolico per rivendicare che Nocera non è fascista e che non deve essere lasciato alcuno spazio a chi semina odio e discrimina le persone per il proprio orientamento sessuale, provenienza e credo religioso. Spesso sentiamo dire “Va beh…so’ ragazzini!”, ma è proprio l’atteggiamento passivo che permette a questa sottocultura di avanzare”.
Potere al popolo è stato molto critico sul “Giorno del Ricordo” dedicato alle vittime delle foibe ed in particolare su un evento scolastico: “In una scuola di Nocera questi “ragazzini” qualche giorno fa sono addirittura saliti in cattedra a spiegare e revisionare la storia recente del nostro paese, con la preoccupante accondiscendenza di insegnanti e dirigenza scolastica”. Non sono mancate le polemiche tra gli attivisti di Pap ed i sostenitori del “Giorno del Ricordo”.
“In una città dove si manifestano con frequenza sempre più preoccupante episodi di risse tra giovani, – ha evidenziato la candidata sindaco Erminia Maiorino – è compito di un’amministrazione seria non lasciare spazio a nessun messaggio che possa alimentare la sottocultura dell’odio e della violenza”. “Ci auguriamo di non dover più vedere scritte come “Ebrei al forno” e “no lgbt” sui muri della nostra città – hanno concluso gli attivisti – e chiediamo all’amministrazione comunale di vigilare affinché non accada mai più e di intervenire tempestivamente qualora dovesse ricapitare”.
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