Ilario Capaldo: “Non mi ricandido per coerenza”. Il consigliere scrive una lettera aperta

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta del consigliere comunale di Nocera Inferiore, Ilario Capaldo

Lettera aperta
Dodici anni son un bel pezzo di vita, tutta la mia gioventù l’ho dedicata al mio paese alla mia città, la mia decisione di non ricandidarmi è una scelta di coerenza, si è chiuso un ciclo un percorso e credo che sia giusto così. Non rinnego nulla del mio percorso, tutto rifarei. Ma questo non significa che la passione per la politica mi sia passata, questa volta tocca a me restare vicino ai miei amici che per anni mi son stati vicino.

Ho letto in questi giorni ‘Capaldo mai con il pd’, credo che sia giunto il momento di chiarire questo concetto. Vivo del mio lavoro ed ho sempre rinunciato ad incarichi o prebende di vario titolo per rimanere sempre un uomo libero, libero di pensare senza condizionamenti. Non sarò della partita, ma se un suggerimento posso dare ai miei amici è quello di andare con chi ha un progetto, una visione di città e questo PD nocerino, no ha nessuna visione nessun progetto per la città, più che un partito (i partiti dovrebbero essere luogo di ragionamento, laboratori di progettualità) sembra un circolo chiuso ed anche rissoso fra chi si autocandida e chi è più amico al cerchio magico dei De Luca da Salerno, i quali fanno il loro mestiere, sia chiaro, ma un conto è confrontarsi con Salerno a pari dignità un conto è confrontarsi da subalterni. Se un consiglio darò ai miei amici sarà quello di scegliere una parte politica che metta Nocera, i cittadini al centro di un progetto, che si riesca a coinvolgere la città.

In questi dodici anni di amministrazione Torquato tante cose sono state fatte, ma il giudizio non spetta a me ma alla storia, personalmente credo che si debba sempre partire/ripartire dagli errori per migliorarsi. Su Torquato posso dire che è stato un sindaco che ha coinvolto tutti alla partecipazione del governo di Nocera, destra, sinistra, centro e civici, questo evidenzia il fatto che sia stato una figura altamente istituzionale, al di là di cose buone o sbagliate. Il più grande errore che Torquato potrà fare? Schierarsi. Scendere nella mischia della prossima campagna elettorale potrà solo ledere la sua immagine di garanzia e far sorgere dubbi e sospetti, Manlio è un uomo intelligente e rispettoso delle istituzioni.

Lasciamo che la storia faccia il proprio corso. Anche perché in molti che lo hanno sostenuto in questi anni in un modo o nell’altro, saranno in campo a destra a sinistra al centro, poco cambia e schierarsi significherà andare contro a chi lo ha sempre sostenuto, Manlio non ne avrebbe motivo, lui conosce bene le dinamiche delle campagne elettorali. Personalmente lo vedrei come una figura di garanzia anche per il futuro, ma sta a lui scegliere.

Credo che questa amministrazione debba arrivare tranquillamente a compimento e su questo son sicuro che tutti i consiglieri comunali siano d’accordo, anche perché noto con non poco stupore che non si sta pensando più a governare ma a fare alleanze e guerre di successione.

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