Al ricorso dei genitori dovrebbe aggiungersi quello del Governo. Le parole di questa sera del ministro Bianchi
Il Tar, su richiesta di alcuni genitori di alunni, ha disposto che entro le 11 di lunedì mattina, la Regione Campania produca la documentazione alla base della sua scelta di chiudere le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie fino al 29 gennaio prossimo. Insomma, la Regione deve motivare con elementi chiari la sua decisione. Intanto si attende il ricorso del Governo.
LE GIUSTIFICAZIONI DELLA REGIONE CAMPANIA
Per la Regione Campania, il ricorso alla Dad per le scuole medie, elementari e dell’infanzia in Campania è giustificato dalle «circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai e al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Covid o di sue varianti nella popolazione scolastica». E la misura di far slittare il rientro in presenza è assolutamente legittima per la Regione che spiega come «il decreto legge 6 agosto 2021 consenta anche nelle Regioni che non si trovino in zona rossa, eccezioni allo svolgimento in presenza delle attività educative e scolastiche». Questi sono i punti base del ragionamento della Regione.
De Luca, in realtà, già aveva fornito alcuni elementi del suo ragionamento nella stessa ordinanza, tra cui la decisione di evitare «il collasso del sistema sanitario regionale, fortemente sotto pressione» perché «nelle ultime due settimane i contagi sono aumentati considerevolmente nella fascia 0-44 anni e la circolazione del virus nei giovani è ormai estremamente ampia». Il governatore sottolinea che in Campania «la variante Omicron è estremamente diffusa, in misura nettamente superiore alla media nazionale». In particolare «nel numero di soggetti attualmente positivi nella fascia d’età 0-19 anni si registra un incremento pari a circa il 30% rispetto alle scorse settimane.
Si evidenzia inoltre un significativo aumento dei ricoveri nella fascia pediatrica con età inferiore ai 10 anni, il cui numero è raddoppiato in 10 giorni: notevole accesso (circa 70 al giorno al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Santobono) di bambini positivi al Covid». E la vaccinazione va lenta: solo a Napoli città sono 7.124 i vaccinati dai 5 agli 11 anni e 51.022 su 83.310 residenti dai 12 ai 19 anni che hanno fatto almeno prima dose. Lo stop alle scuole si sposa con una completa riorganizzazione sanitaria fatta in questi giorni con il ritorno del Loreto Mare a ospedale Covid dal 5 gennaio, mentre dal 13 gennaio torna per il Covid anche il San Giovanni Bosco, solo a Napoli.
La Campania ha anche disposto la sospensione, da lunedì 10 gennaio dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici nelle strutture sanitarie pubbliche, stabilendo la possibilità di effettuare solo ricoveri con carattere d’urgenza».
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LA POSIZIONE DEL GOVERNO
“Il Governo ha mostrato buon senso, i contagi in aumento non sono avvenuti a scuola, era chiusa. I ragazzi devono essere in una situazione regolata che prevede anche casi specifici. Insistere sul principio base della presenza permette a tutti i ragazzi di essere in una situazione controllata”. Così Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione a e-Venti su SkyTg24.
E sul caso Campania ha aggiunto: “Prima di approvare il provvedimento abbiamo incontrato il presidente della conferenza regioni Fedriga che ha esplicitato posizioni diverse delle Regioni… Sull’ordinanza della Campania siamo nella condizione di procedere impugnando l’atto. Il Governo deve intervenire sulla base della legge, deve garantire la legalità. Stiamo studiando l’ordinanza della Campania”.