Quanto è contagiosa e pericolosa Omicron? Notizie non solo cattive dal fronte Covid

Quali le possibili evoluzioni (e non c’è da disperare, anzi…). Dove colpisce la nuova variante. Novità per i tamponi, i vaccini e sulle previsioni del picco

Omicron potrebbe essere il virus con la propagazione più rapida della Storia, ma sempre sempre meno letale. A dimostrarlo diversi studi, gli ultimi sei da dopo Natale in poi.

DOVE COLPISCE OMICRON
La minore letalità della variante al Sars Cov 2 è dovuta, probabilmente, dalla particolarità che la variante Omicron colpisce più le alte vie respiratorie come la gola e meno i polmoni.

ECCO LA VELOCITA’ DI PROPOAGAZIONE
Roby Bhattacharyya, infettivologo del General Hospital in Massachusetts, ha fatto un paragone con uno dei virus più trasmissibili conosciuti, quello del morbillo: Una persona affetta da morbillo, non vaccinata, contagia in media altre 15 persone; una colpita da Omicron ne infetta 6, secondo gli ultimi studi. Ma la differenza sta nei tempi del contagio: il morbillo ha bisogno di 12 giorni in media, ma ad Omicron ne bastano 4 o 5. In otto giorni ne ha prodotti 36, 216 in 12 giorni”, ha riassunto Bhattacharyya.
Spiegiamo meglio; Una persona in quattro giorni infetta sei persone, nei successivi quattro i sei hanno infettato alte sei persone, quindi sei per sei=36, e nei quattro giorni successivi i 36 individui infetti moltiplicata ciascuna per sei diventano 216. Quindi il morbillo in 12 giorni infetta 15 individui, nello stesso periodo Omicron ne colpisce 216. Da qui si capisce perché solo in poche settimane la variante al Sars Cov 2 “nata” in Sudafrica, è già la variante più diffusa in gran parte del mondo.

LA DIFFERENZA IN PERICOLOSITA’
L’ipotesi che Omicron si moltiplichi di più in gola la renderebbe più trasmissibile, spiegando la rapida diffusione rispetto al virus che attacca i polmoni, più pericoloso ma meno trasmissibile. Secondo uno studio del Molecular Virology Research Group dell’Università di Liverpool Omicron porta a “malattie meno gravi” nei topi, con carica virale inferiore e polmoniti meno gravi. Anche dal Neyts Lab dell’Università di Leuven in Belgio arrivano risultati simili nei criceti siriani. E, un’ulteriore prestampa, presentata a Nature da ricercatori Usa, conferma la tesi.
La sfilza di ricerche di Natale si basa su uno studio dell’Università di Hong Kong del mese scorso che mostra una minore infezione da Omicron nei polmoni e sulla ricerca guidata dal professor Ravi Gupta dell’Università di Cambridge, secondo cui la variante è meno in grado di entrare nelle cellule polmonari.

OMICRON E VACCINI
Omicron – rileva il Centro per la ricerca sui virus dell’Università di Glasgow – sarebbe sostanzialmente in grado di eludere l’immunità dopo due dosi ma con il booster c’è “un ripristino parziale dell’immunità”. Anthony Fauci, il consigliere medico della Casa Bianca per la pandemia ha sottolineato nei vaccinati e in quelli a cui è stato somministrato il richiamo, i sintomi siano lievi, contribuendo al minor numero di ricoverati.

OMICRON E TAMPONI
L’University College di Londra ricorda che molti tamponi effettuati solo nel naso davano esito negativo, mentre se ripetuti anche con un prelievo in gola risultavano positivi.

IL MAGGIORE PERICOLO DI OMICRON
con il forte aumento dei contagi continua a esistere un rischio ricaduta sulle ospedalizzazioni, fa notare Anthony Fauci. “L’unica difficoltà è che se ci sono molti casi, anche se il tasso di ospedalizzazione è più basso con Omicron che con Delta, c’è ancora il pericolo di un aumento dei ricoveri che potrebbe mettere in difficoltà il sistema sanitario”, ha spiegato l’immunologo.

IL PICCO OMICRON IN ITALIA E NON SOLO
Gli esperti parlano di metà-fine gennaio come momento in cui si avrà il picco della quarta ondata in Italia. Un dato che raffrontato all’esperienza sudafricana. Fauci per gli Usa annuncia: “Il picco potrebbe arrivare tra poche settimane. Siamo sicuramente nel mezzo di un’impennata molto grave e di un aumento dei casi – 440.000 nuovi casi, in un giorno, ndr -. Ma vista l’esperienza del Sudafrica, dove il ceppo è stato rilevato per la prima volta alla fine di novembre e ha raggiunto rapidamente il picco per poi attenuarsi quasi altrettanto rapidamente, il che ha offerto qualche speranza. Le prove stanno aumentando sul fatto che Omicron sia meno letale rispetto alle varianti precedenti. I numeri sui decessi e sui ricoveri negli Stati Uniti sono stati molto più bassi nelle ultime settimane rispetto alle precedenti ondate pandemiche”.

LA SPERANZA
I vaccini, la diffusione di Omicron, l’arrivo a febbraio-marzo del nuovo vaccino antiomicron (più che la quarta dose dell’attuale vaccino) potrebbe dirsi chiusa la partita entro l’estate. Un piano possibile se la mole dei non vaccinati diminuirà enormemente e quindi si comincia da più parte a chiedere l’obbligo vaccinale, da Walter Ricciardi in poi, ma anche molti partiti politici si stanno orientando verso questa idea.

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