Dal mese di marzo 2014, i medici di famiglia, non possono assistere i pazienti ricoverati nelle strutture RSA; si tratta dell’assistenza domiciliare residenziale, detta ADR.
Il tutto parte da un nuovo accordo della Regione Campania, fatto con i medici di famiglia.
Accordo che i medici vorrebbero rivedere, poiché ci sarebbero grossi disagi per gli assistiti. Infatti, le vecchie assistenze in ADR, venivano svolte 8 volte al mese, mentre nel nuovo accordo, esse sarebbero drasticamente ridotte ad una sola visita al mese. I medici, in sinergia con i sindacati nazionali, propongono un numero di 4 visite al mese, per meglio tutelare la salute dei pazienti. La nuova normativa, inoltre, trasformerebbe le ADR in ADP, cioè assistenza domiciliare programmata che, come da contratto, hanno già un limite di visite che i medici possono effettuare e che con il neo accordo escluderebbe i pazienti in RSA.
La ASL di Salerno, al momento, ha tagliato le ADR dal 10 marzo 2014, sospendendo i pagamenti ai medici ed anche il pregresso (gennaio-marzo). I camici bianchi si trovano a svolgere il servizio, poiché non sospeso, senza ricevere alcun compenso; assistenza svolta per spirito di scienza e coscienza.
Intanto, i sindacati dei medici di famiglia hanno chiesto un incontro con il Manager dell’ASL di Salerno, per tentare di arrivare alla migliore soluzione possibile.
Giuseppe Colamonaco