VIDEO – FOTO – Celebrato il 4 novembre e il centenario del milite ignoto

Emozionante cerimonia che neanche un acquazzone è riuscita a rovinare

Il 4 novembre del 1918 finiva in modo vittorioso la quarta quarta d’Indipendenza italiana, meglio nota come prima guerra mondiale. L’Italia completava, così, il sogno risorgimentale riunificando i territori italiani in un unico Stato. Grande il sacrificio umano che causò 1.240.000 morti, di cui 651.000 militari e 589.000 civili, su una popolazione di poco più di 35 milioni di abitanti (oggi gli italiani sono 60 milioni).

A morire furono tantissimi giovani, dagli studenti che si arruolavano volontari in nome del sogno risorgimentale da completare (l’Esercitò fu costretto a vietare ai tenenti di esporsi in maniera eccessiva al fuoco nemico, tanto è l’ardire dei giovani ufficiali che ne aveva, però, causato la morte di un numero elevatissimo), ma anche di tanti contadini che probabilmente non sapevano nemmeno dove si trovavano. Al grido “Savoia”, tutti diedero il loro contributo per un’Italia migliore e per liberare dal giogo dello straniero gli italiani che si trovavano oltre confine.

Quel sacrificio è stato ricordato questa mattina a Nocera Inferiore, città sede di installazioni militari di grande rilievo come lo è stata la caserma Tofano e in parte ancora lo è la Libroia. Un pensiero commosso è andato al milite ignoto, di cui oggi ricorre il centenario dell’arrivo all’altare della Patria a Roma.

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