Provincia di Salerno, digitalizzazione e teleriabilitazione al via

Presentato ieri il progetto da parte dell’ordine dei tecnici delle professioni sanitarie Novità importante per la sanità nel Salernitano che potrà incidere in maniera determinante sulla qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari.

Arriva dall’’Ordine dei Tecnici delle professioni sanitarie della provincia di Salerno la proposta di un nuovo modello organizzativo che comprende la digitalizzazione e quindi anche le prestazioni in teleriabilitazione, e fulcro del modello resta il team multidisciplinare già prevista dalla normativa vigente.

IL PROGETTO
Grazie alle esperienze positive presentate dall’Ordine dei Tecnici delle professioni sanitarie della provincia di Salerno nel congresso su “Criteri di ammissibilità alla teleriabilitazione come proposta multiprofessionale ed interdisciplinare”, tra i primi in Italia a richiedere un nuovo modello teleriabilitativo, digitalizzato e vicino alle esigenze del paziente. La pandemia da Covid19 ha sconvolto la quotidianità a milioni di persone in tutto il mondo in particolare ai pazienti affetti da patologia invalidanti e, da un giorno all’altro, ha fortemente accelerato il percorso che conduce verso la cosiddetta Telemedicina. E proprio di riabilitazione a distanza si discute a Salerno in un convegno formativo promosso ed organizzato dall’Ordine dei tecnici delle professioni sanitarie (Ordine dei TSRM-PSTRP della provincia di Salerno, ndr) che, con il patrocinio dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, dell’Asl di Salerno, l’Università degli Studi di Salerno e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” ha l’obiettivo di sensibilizzare e promuovere criteri di ammissibilità alla “teleriabilitazione”.

LA NOVITA’
«Sull’esperienza drammatica della pandemia abbiamo concordato di integrare nell’offerta sanitaria la riabilitazione a distanza, che in Campania ancora non si fa e, la nostra Asl sarebbe la prima a portare avanti un progetto del genere – così nel corso dei lavori congressuali Grazia Gentile, responsabile dell’assistenza riabilitativa e protesica dell’Asl Salerno – attraverso il recupero delle best practice di alcuni professionisti della riabilitazione maturate negli ultimi mesi, siamo oggi in condizione di proporre alla Regione Campania l’integrazione di servizio per l’erogazione di trattamenti riabilitativi a distanza».

Le tecnologie digitali rappresentano per la sanità italiana un’opportunità di miglioramento nella direzione di un sistema sanitario più sostenibile, accessibile ed efficace. «Abbiamo messo un importante tassello nel percorso verso il miglioramento dell’assistenza offerta dai professionisti sanitari dell’area della riabilitazione – fa sapere il Presidente dell’Ordine Tsrm Pstrp di Salerno, Pasquale De Rosa – e lo stiamo dimostrando con questa formazione di alta qualità che offriamo ai professionisti di tutte le diciannove professioni sanitarie afferenti al nostro Ordine». Questo nuovo servizio che prevede una relazione a distanza che vede connessi contemporaneamente l’utente con il professionista sanitario, e sarà inizialmente attivabile in caso di situazioni emergenziali. «Siamo soddisfatti che si possa partire dalle prestazioni riabilitative – continua il presidente De Rosa – ed immaginare una progressiva estensione e applicazione in tutti gli altri ambiti assistenziali in cui la “telemedicina” può contribuire a migliorare a qualità dell’assistenza».

LA PROPOSTA
«Un impegno costate e determinato – dice Mariaconsiglia Calabrese, fisioterapista e vice presidente dell’Ordine – questa è una opportunità di rinnovamento organizzativo e culturale delle attività sanitarie, clinico-assistenziali e di riabilitazione per poter garantire l’empowerment di pazienti fragili». «Una proposta importante che vede aumentare la sinergia tra tutte le professioni sanitarie e i medici – afferma il presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Salerno, dott. Giovanni D’Angelo – a partire dalla collaborazione continua che ci vede protagonisti ogni giorno con i nostri pazienti e dobbiamo cominciare a pensare una formazione professionale per entrambe gli Ordini».

IL MONDO OSPEDALIERO-UNIVERSITARIO
Un’altra spalla molto importante è quella Università di Salerno «Siamo molto vicini alle professioni sanitarie – fa saper il professor Paolo Remondelli, vice direttore del dipartimento di Medicina e chirurgia dell’Ateneo salernitano – e crediamo fortemente nella formazione interdisciplinare tra gli studenti dei corsi di laurea di medicina, odontoiatria e professioni sanitarie e l’Unisa si fa carico, compatibilmente con le disponibilità in organico, di promuovere nuovi corsi di laurea e lauree magistrali relative alle professioni sanitarie. Si tratta di saperi affini che devono trovare la giusta integrazione e Salerno è un terreno fertile per affinare un nuovo modello di competenze».

Un forte appoggio arriva anche dall’Azienda Ospedaliera. «Abbiamo verificato che in caso di interruzione di un percorso riabilitativo per lunghi periodi, come abbiamo avuto modo di verificare nel periodi di lockdown, il paziente subisce gravi conseguenze a causa dello stop – afferma la dott.ssa Gemma Siano, primario del reparto di riabilitazione dell’AOU di Salerno – con un nuovo modello organizzativo del tutto digitalizzato, noi possiamo continuare il progetto riabilitativo a distanza con il paziente. In pratica il paziente rimanendo a casa propria può interfacciarsi attraverso un monitor con il riabilitatore il quale lo guida nell’esecuzione dell’esercizio. Tale pratica va personalizzata al paziente proprio come la pratica ambulatoriale salvaguardando il silenzio, la concentrazione e un adeguato ambiente».

Di fatto, secondo lo studio dell’Osservatorio del Politecnico di Milano sulla “Connected care”, ben l’86% dei pazienti intervistati ha dichiarato di aver usato strumenti di telemedicina per la prima volta durante il Covid e il 71% dichiara di continuare ad utilizzare questo strumento in futuro. Dati che dimostrano una popolazione digitalmente pronta e che può avere effetti positivi sulla salute e sul benessere dei pazienti.

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