Morti bianche, già 25 nel 2021 nel Salernitano, non ci sono ispettori per i controlli

La preoccupazione dei sindacati

In meno di 10 mesi sono già 25 gli incidenti sui luoghi di lavori che hanno causato la morte del lavoratore. Un triste primato per la provincia di Salerno al quale andrebbero aggiunti tutti quegli incidenti che non emergono perché non denunciati.

LE CARENZE ISPETTIVE
Lo Spsal, servizio specializzato dell’Asl per la prevenzione e indagini sugli infortuni sul lavoro e l’ispettorato del lavoro sono ormai ridotti a pochissimo personale. Una decina di anni fa, in quella che era l’Asl Salerno 1 (che copriva l’area nord della provincia) c’erano 12 ispettori oggi sono 11 per tutta la provincia per tutta la provincia di Salerno, in proporzione meno del 30%. Negli stessi anni erano 8 gli ispettori dell’ispettorato del lavoro specializzati nella vigilanza dei cantieri di tutta la provincia, oggi sono il 50%. Queste le forze in campo mentre i cantieri aumentano e aumenteranno sempre più con i fondi Pnrr, da spendere velocemente così come le opere dovranno essere fatte celermente e quindi aumenterà il rischio incidenti.

LA PIATTAFORMA SINOP
Sarà attiva dal primo novembre prossimo la piattaforma telematica Sinop (Sistema inserimento notifiche preliminari), consentendo di mettere in comune le informazioni sui cantieri pubblici e privati, creando un database utile per gli organi di controllo e gestione. I preposti all’inoltro della notifica preliminare dei cantieri (committenti, tecnici, enti istituzionali ed imprese) opereranno direttamente inserendo i dati attraverso l’applicativo Sinop. Il sistema, sviluppato dalla Cassa Edile salernitana, prevede anche la possibilità di inserire le denunce di inizio attività, di procedere al controllo dei Durc, alla verifica della congruità della manodopera e altre importanti funzionalità, consentendo in tempo reale di incrociare i dati gestionali delle imprese e di accedere ai collegamenti con i cantieri e tutte le banche dati utili per effettuare concreti controlli.

L’ALLARME DEL SINDACATO
“L’ennesima morte sul lavoro in provincia di Salerno è lo specchio dei controlli promessi dalla prefettura. Il prefetto Francesco Russo farebbe bene a dimettersi. Resta il principale responsabile se dall’inizio del 2021 si registrano in provincia due “morti bianche” al mese. Da quando difendo i diritti dei lavoratori non ho mai assistito a una cosa del genere”. Così Gigi Vicinanza, componente della segreteria nazionale della Cisal Metalmeccanici, commenta l’ennesima morte sul lavoro nel Salernitano, precisamente a Polla. “Dove sono i controlli garantiti dalla prefettura negli innumerevoli summit con le organizzazioni sindacali? Semplici, non ci sono. Perché non c’è il personale per farlo, per coprire una provincia così vasta come quella salernitana. E allora lo ribadisco: il prefetto esca dal suo sfarzoso palazzo di piazza Amendola e tocchi con mano la realtà che lo circonda. Se non è in grado di svolgere il ruolo per cui viene pagato farebbe bene a dimettersi. Non si può continuare a morire di lavoro in provincia di Salerno”.

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