Un esempio di nautica sociale per i giovani salernitani e le categorie svantaggiate. La tutela dell’ambiente l’altro tema della manifestazione, poi tante attività
La città ha ricordato stamattina la memoria di don Alfonso Longo. Un personaggio mitico, che ha usato gli sport acquatici e la vela al porticciolo di Pastena, quale metodo per salvare tanti giovani dalla “cattiva strada”.
È stato un esempio per le categorie svantaggiate, per le quali si è battuto, dando loro un lavoro ed un futuro. Inoltre, il rispetto dell’ambiente, come forma di condivisione per le generazioni avvenire. La Lega navale, stamattina, al porto Masuccio Salernitano, ha organizzato una veleggiata in sua memoria e diverse iniziative per il rispetto dell’ambiente. In particolare, la promozione di sport acquatici e della cultura marinara a favore delle categorie svantaggiate e delle associazioni di volontariato. A bordo di 25 imbarcazioni sono saliti anche una ventina di ragazzi diversamente abili del Centro Nuova Elaion di Eboli. La veleggiata è giunta all’arrivo dinanzi al porticciolo di Pastena, tanto amato da don Alfonso.
L’evento di oggi proseguirà sino a mezzanotte con “Music on the Port”, nello spazio antistante la sede sociale della Lega navale, con l’esibizione di 20 gruppi musicali salernitani. La nautica sociale è stato un tassello fondamentale per don Alfonso Longo, che oggi prosegue grazie alla vulcanica figlia, la sociologa Roberta, che continuerà le attività del papà.