I vaccini, la terza dose secondo Fauci, la protezione con la seconda dose, la circolare ministeriale
La vaccinazione anti-Covid e quella contro l’influenza stagionale si potranno effettuare nella stessa seduta vaccinale. L’ok è arrivato dal ministero della Salute, che ha inviato la bozza di circolare in materia ad Enti e Regioni. La posizione ministeriale espressa dopo pochi giorni dall’avvio della campagna vaccinale antinfluenzale, che sarà anche quest’anno fondamentale per evitare un intasamento dei Pronto soccorso mentre i contagi da Covid sono ancora rilevati sul territorio. A sottolinearlo e’ lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza: “Anche quest’anno la vaccinazione antinfluenzale sarà molto importante – ha avvertito – per proteggere al meglio soprattutto le persone più fragili”.
LA CIRCOLARE
La circolare ha il benestare dell’Agenzia italiana del farmaco, dell’Istituto superiore di sanità e del Consiglio superiore di sanità. “È possibile che alcune categorie di soggetti per le quali la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta gratuitamente siano allo stesso tempo eleggibili per la vaccinazione anti-SarsCoV2 (ad esempio gruppi target della dose addizionale o booster, persone over 60 non ancora vaccinate, etc)”. Sebbene nelle schede tecniche dei vaccini anti-Covid autorizzati dall’Agenzia europea dei medicinali Ema non siano presenti, ad oggi, indicazioni relative alla loro somministrazione concomitante con altri vaccini, precisa ancora la circolare, “tenuto conto delle attuali indicazioni dalle principali autorità di Sanità pubblica internazionali e dei dati preliminari, sarà possibile programmare la somministrazione dei due vaccini nella medesima seduta”.
I VACCINI
Il ministero precisa inoltre che sarà possibile effettuare la somministrazione concomitante di un vaccino anti-Covid utilizzato in Italia e un altro vaccino del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, “con l’eccezione dei vaccini vivi attenuati, per i quali puo’ essere considerata valida una distanza minima precauzionale di 14 giorni prima o dopo la somministrazione del vaccino anti-SarsCoV2”. Si tratta dei vaccini per Febbre gialla, Herpes, Morbillo-Parotite-Rosolia, Rotavirus, Tifo e Varicella.
FAUCI E LA TERZA DOSE
Intanto, l’immunologo Anthony Fauci – premiato a Firenze al Congresso dei medici internisti ospedalieri – ha fornito un’ulteriore evidenza dell’efficacia della terza dose per la vaccinazione anti-Covid. Ciò mentre in Italia la campagna per i richiami con terza dose è partita per i soggetti immunodepressi e si allargherà ora agli over-80, agli anziani delle Rsa ed al personale sanitario. Fauci ha evidenziato che “a 15 giorni dalla somministrazione della terza dose del vaccino Moderna, rispetto a più varianti possiamo vedere un aumento della protezione di 23 volte rispetto alla mutazione D614G (la prima rilevante rispetto al ceppo originario di Wuhan), di 32 rispetto alla mutazione sudafricana e di 44 volte rispetto alla mutazione brasiliana. Dati simili a quelli rilevati per il booster Pfizer e indistintamente in giovani e anziani, nei quali si sono avuti drastici aumenti dei livelli anticorpali e della protezione da forme gravi e infezioni”. Tuttavia ha messo in guardia dalla variante Delta più trasmissibile e che negli Stati Uniti ha comportato un calo di efficacia dei vaccini del 10% contro forme gravi di malattia.
LA PROTEZIONE PER CHI HA FATTO DUE DOSI
Intanto, l’Iss, in un aggiornamento dei dati, indica come si confermi molto alta la protezione dopo le due dosi del ciclo vaccinale: nel prevenire l’infezione è del 77,2%; nel prevenire l’ospedalizzazione è del 92,6% e nel prevenire le terapie intensive ed i decessi è del 94,9%. In questo contesto, si mantiene stabile in miglioramento – pur con fisiologiche fluttuazioni – l’andamento della curva epidemia in Italia. Lo confermano i dati del bollettino giornaliero del ministero, che registra 3.312 positivi nelle ultime 24 ore (ieri 3.405), mentre sono 25 le vittime in un giorno (ieri 52). Sono inoltre sostanzialmente stabili i ricoveri: 432 i pazienti in intensiva (+3 rispetto a ieri), mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 3.057 (-61).