Nocera Inferiore, servizio mensa a scuola è già polemica: chiesto il ripristino

Le mamme nocerine sollecitano il sindaco sul servizio di refezione scolastica

Negli asilo pubblici di Nocera inferiore ancora non è partita la mensa scolastica, con grave danno per le famiglie. Ad RTAlive, l’assessore Federica Fortino aveva affermato di voler attendere l’andamento della situazione con i primi giorni della ripresa delle attività scolastiche per avviare la refezione. Le mamme di Nocera Inferiore, invece, chiedono il ripristino immediato del servizio della mensa scolastica. A dare voce ai tanti messaggi di protesta l’amministratore del gruppo social “Noi Mamme”, Imma Zinnia. La richiesta è stata inoltrata al sindaco Manlio Torquato e motivata da quelle “mamme in difficoltà e di conseguenza dalle famiglie che chiedono aiuto”.

I MESSAGGI E I DISAGI
Nella missiva di Zinna sono riportate alcune dei messaggi dei genitori:
Mamma A.: “Ho iscritto mio figlio alla scuola dell’infanzia V comprensivo, ma ahimè sono costretta a ritirarlo a causa dell’incertezza del servizio mensa”;
Mamma F.: “Anche io ho dovuto rinunciare all’asilo pubblico poiché i miei orari lavorativi non conciliano con l’uscita anticipata di mia figlia, lavoro a Roma e per me la mensa è indispensabile “;
Mamma T.: “Sarò costretta a licenziarmi altrimenti il mio stipendio andrà per la retta dell’asilo privato a cui sono stata costretta a rivolgermi poiché al pubblico manca la mensa ed io non ho nessuno a cui affidare mia figlia nel pomeriggio“.

LA SITUAZIONE
“La pandemia – ha scritto Imma Zinnia – ha sconvolto la nostra vita, molte mamme sono state costrette ad abbandonare il lavoro per badare ai propri figli. Ma oggi che si auspica un ritorno alla “normalità“, perché non considerare le difficoltà di tante mamme? Il servizio di refezione scolastica è un servizio pubblico essenziale, ai sensi dell’art. 1 della Legge 12.06.1990, n. 146. Al pari di altri momenti della giornata scolastica, il tempo mensa ha finalità socio-educative nei confronti degli alunni e assicura il prolungamento dell’orario scolastico. Il consumo del pasto a scuola è un momento di fondamentale importanza sia da un punto di vista educativo, per l’acquisizione di corrette abitudini alimentari, che sanitario, in quanto rappresenta un pasto sano ed equilibrato. Le singole realtà scolastiche dovranno identificare soluzioni organizzative ad hoc che consentano di assicurare il necessario distanziamento attraverso la gestione degli spazi (refettorio o altri locali idonei) e dei tempi (turnazioni).

In particolare, la somministrazione dei pasti nelle scuole potrà avvenire sia nei locali mensa, sia in altri spazi identificati, come le aule didattiche attraverso la fornitura del pasto su vassoi singoli o direttamente sulla singola postazione/banco con utilizzo di tovagliette lavabili o monouso (così come già avviene per la merenda). All’interno delle aule i bambini fanno merenda, e allora: perché la merenda si e il pranzo no?”. È questo il punto della questione sottoposto al primo cittadino.”Mi rendo sempre più conto, purtroppo, che nella nostra società – ha osservato l’amministratore del gruppo” Noi Mamme” – le mamme sono spesso bistrattate, ignorate, ed il covid ha accentuato ed aggravato diverse posizioni, ma i problemi di una mamma non sono solo i suoi, ma della famiglia tutta e quindi dell’intera società.

Mi auguro una maggiore considerazione e rispetto, perché le mamme sono il fulcro della famiglia, della società”. Rispetto al problema, l’assessore Federica Fortino, proprio all’inaugurazione dell’anno scolastico, aveva evidenziato che l’amministrazione si sarebbe occupata del servizio mensa già a fine mese in virtù di un incontro da concordare con i vari dirigenti scolastici. Ovviamente, le mamme nocerine sperano che ci siano dei tempi celeri.
Rd

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