Manifestazioni No green pass, imbarazzante flop in tutta Italia

A Milano alcune decine di manifestanti, a Napoli in due, zero in molte delle 53 stazioni ferroviarie. La frustrazione sui social per la figuraccia fatta. La denuncia di Assoutenti (Associazione no profit) contro gli organizzatori

Manifestazioni No green pass, un flop in tutta Italia: a Napoli solo due partecipanti. Le forze dell’ordine mobilitate, un paese con il fiato sospeso e timore per i trasporti nel giorno in cui il green pass diventava obbligatorio su treni, aerei, navi, scuola e università, ma dei tanti che avevano annunciato la loro partecipazione alle manifestazioni contro la certificazione verde nemmeno l’ombra.

IL FLOP
Doveva essere un paese bloccato, almeno in 53 stazioni italiane dove si dalla galassia dei movimenti No vax. La protesta era contro l’introduzione del green pass sui treni a lunga percorrenza. A Roma, Milano, Torino, Napoli e in tanti altri centri, sono poche decine, quando non qualche unità, le persone che si sono presentate. Insomma, il tentativi di mettere in discussione la scienza e le misure di sicurezza organizzati da quattro gatti all’ombra della rete, ha visto la partecipazione di ancora meno persone. Una ventina di manifestanti No Green pass hanno tentato di varcare l’ingresso della stazione di Porta Garibaldi a Milano, ma sono stati bloccati dagli agenti delle forze dell’ordine che presidiavano gli accesi. Esibendo regolare biglietto e con un documento d’identità in mano, un paio di manifestanti chiedevano di poter entrare in stazione, ma il permesso non gli è stato concesso. Subito dopo, si e’ creato un capannello con i manifestanti che hanno urlato ‘no Green pass, no Green pass’. La protesta si è quindi spostata nel mezzanino del Passante Ferroviario, ma anche in questo caso i tornelli sono rimasti chiusi per i manifestanti.

IL CASO NAPOLI
A Napoli, due persone (nella foto di copertina) sventolano la bandiera tricolore e protestano contro quella che definiscono una “dittatura sanitaria e politica”. Uno dei due è Raffaele Bruno, segretario nazionale del Movimento idea sociale ed ex Fiamma tricolore. Si è saputo, solo a manifestazione inoltrata che sarebbe stata annullata. Mah! Bruno spiega che “si è deciso di annullare la manifestazione in programma a Napoli” e motiva la sua presenza davanti alla stazione centrale con l’intento di spiegare ai cittadini le ragioni dei No vax e No Green Pass. “Condanniamo qualsiasi forma di violenza – aggiunge – ma siccome siamo in uno Stato libero, il vaccino non può essere obbligatorio. Non sappiamo neanche cosa contenga questo liquido, ci vorrebbero almeno 15 anni per avere la certezza che sia sicuro”. Basterebbe ricordare che 15 anni è la durata di una sperimentazione per un farmaco o un vaccino mai avuto nella storia per andare oltre e occuparsi di altro.

A SALERNO
Voci discordanti sulla partecipazione a Salerno: sarebbero state uno o due persone.

LA FRUSTRAZIONE
Il malcontento per il maxi flop della manifestazione no green pass è enorme. I messaggi sul gruppo chat “Basta Dittatura”, che su Telegram conta oltre 41 mila iscritti, sono chiari. “Stazione Tiburtina deserta”, “A Milano solo guardie e giornalisti”, “Sono a Casalpusterlengo e siamo in due”, “Sono a Modena, non c’è nessuno, che tristezza”, “A Caserta non ho visto nessuno, peccato”, “Bologna vuoto”, per scriverne alcuni. E poi: “A Mestre siete in 4 gatti, fate ridere ritardati”, “A Rimini nessuno”, “A Padova 20 pesone e 100 poliziotti”, “Non c’è anima viva”. Un “flop assurdo” e un altro “Che figura di merda”. C’è chi se la prende pure con gli organizzatori: “Avete pubblicizzato troppo e vi siete fatti fregare… queste cose vanno fatte da furbi, altrimenti si finisce per fare la figura di m… e poi di solito questa gente lavora a quest’ora”. Sulla stessa lunghezza d’onda un altro utente del gruppo: “Era prevedibile, questi soggetti che urlano diritti costituzionali e nogreenpass hanno la forza di fare rumore dietro i loro social. Quando c’è bisogno di tirare fuori le palle si rinchiudono dentro le 4 mura e piangono come delle pecore. Vale lo stesso per l’estrema destra”.

L’ESTREMO TENTATIVO DI DIFESA
Nessun flop scrivono alcuni sul gruppo “Basta Dittatura”, ma la conseguenza dell””imponente schieramento di forze di polizia” davanti alle stazioni. “Siete certi – aggiunge – che sia un fallimento? O il fallimento è impegnare forze di polizia contro gli stessi cittadini che di quelle forze pagano lo stipendio con le proprie tasse e che dovrebbero essere impiegate in modo più costruttivo e utile? Non ci sono più mafiosi, spacciatori, assassini, in Italia, ma i Novax: la caccia è aperta!!!” E un altro: “Visto lo schieramento della polizia, è meglio non provocare episodi di violenza perchè li sfrutterebbero solo a loro favore tramite la tv, e sono bravissimi a manipolare”, scrive uno di loro. “Non aveva senso andare a farsi massacrare dall’imponente spiegamento di forze disposto da Bava Beccaris. Il risultato è già stato ottenuto: tutti i giornali da due giorni inchiodati dalla paura di un assalto alle stazioni”, aggiunge un altro iscritto che propone: “Se si vuole paralizzare l’Italia basta ritrovarsi in dieci macchine su ogni casello autostradale o arteria principale e si va a passo d’uomo. Ma ora serve una grande dimostrazione di forza pacifica concentrata a Roma, Milano e Torino. A cominciare dal 6 a Roma”.

ASSOUTENTI DENUNCIA GLI ORGANIZZATORI DELLE MANIFESTAZIONI NO GREEN PASS
I gruppi No Green pass che hanno organizzato le manifestazioni nelle stazioni ferroviarie rischiano una denuncia per procurato allarme. Assoutenti (Associazione no profit per la tutela dei consumatori) ha deciso infatti di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alla Polizia Postale chiedendo di individuare chi sui social network ha indetto le proteste e minacciato il blocco dei treni, portando ad un enorme dispiegamento di forze dell’ordine negli scali ferroviari. “La manifestazione dei No Green pass si è rivelata un flop totale, con pochissimi partecipanti e nessuna conseguenza sul fronte dei trasporti ferroviari – spiega il presidente Furio Truzzi – Questo perché migliaia di persone, pur essendo contrarie al Green pass, hanno capito che le leggi vanno rispettate e si sono dissociate da iniziative illegali isolando di fatto gli estremisti e i provocatori.

Tuttavia le minacce lanciate nei giorni scorsi da questi gruppi hanno generato allarme, portando a presidi delle forze dell’ordine presso le stazioni, con enormi costi per la collettività”. Ed è proprio per questo, continua il numero uno di Assoutenti (Associazione no profit per la tutela dei consumatori), che “abbiamo deciso di denunciare gli organizzatori delle proteste odierne per il possibile reato di procurato allarme”, reato previsto dall’art. 658 del codice penale che punisce con l’arresto fino a 6 mesi “chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’Autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio”. Obiettivo dell’iniziativa giudiziaria, precisa ancora Truzzi, è “individuare i responsabili” per “perseguirli penalmente”.

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